“La possibilità di comprare una bottiglia di vino in enoteca anche dopo le ore 18, introdotta dal nuovo Dpcm che risolve il problema legato al loro codice Ateco, è di buon auspicio per un 2021 in cui speriamo che anche la ristorazione possa ripartire al più presto”. È quanto afferma Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti, esprimendo soddisfazione per alcune delle novità introdotte dal Governo in materia di restrizioni anti-Covid.
“L’allentamento delle restrizioni sulle enoteche – osserva Busi – non risolve tutti i problemi, ma per noi è un segnale positivo che arriva dal nuovo Governo. Speriamo si capisca che anche la ristorazione può ripartire subito. I clienti si mettono a sedere al tavolo, distanziati, e non ci sono più i problemi di assembramento anche perché ora ci sono tanti spazi all’aperto: i sindaci hanno concesso molte autorizzazioni per mettere i tavoli sulle strade, stiamo andando incontro alla bella stagione, e quindi ci sono tutti i presupposti per poter riaprire”.
L’auspicio è anche quello di un cambio di passo nella campagna vaccinale, che sta producendo effetti positivi nei paesi dove è in fase più avanzata, dagli Usa al Regno Unito. “Man mano che le condizioni sanitarie miglioreranno – dice il presidente del Consorzio – sarà possibile far tornare famiglie e imprese a una vita normale, e questo porterà anche a un aumento dei consumi di vino rispetto a oggi. Più veloce sarà il tempo di vaccinazione, e prima torneremo alla normalità”.