Tenuta Argentiera svela la seconda annata di un progetto a tutto tondo, in continuo divenire
Vertice della bellezza e della vocazione viticola di Tenuta Argentiera, Ventaglio è la summa espressiva del Cabernet Franc messo a dimora in terra di Bolgheri. Di complessità e struttura superiore, bilanciate da un’innegabile eleganza, viene vinificato solo nelle annate eccezionali, in un numero limitatissimo di bottiglie. Primo single vineyard della Tenuta, ne rappresenta il compendio delle scelte di eccellenza, nonché l’apice produttivo per posizione geografica, qualità delle uve e caratteristiche pedoclimatiche.
Ventaglio è un ettaro di vigna coltivata a Cabernet Franc che abbraccia l’intera sommità di un colle di 120 metri s.l.m. a Donoratico, poco lontano da Castagneto Carducci. Le terre rosse e sabbiose del vicino litorale, lasciano qui spazio a un terreno argilloso e calcareo, caratterizzato dal tipico scheletro sassoso della zona, di origine alluvionale. Sulla sommità del colle, il vigneto ruota a girapoggio intorno ad un leccio, assumendo l’iconica forma a raggiera da cui deriva il nome del vino: Ventaglio.
In questo cru il sole non conosce ostacoli e irraggia le viti per l’intera durata del giorno, portando a perfetta maturazione le uve secondo microclimi distinti in base all’esposizione: fresche e scalpitanti le “uve del mattino”, esposte a nord-est; zuccherine ed esuberanti le “uve di mezzogiorno”, esposte a sud; fini e profumate quelle “della sera”, con esposizione ovest.
«Abbiamo voluto recuperare la decennale esperienza della Tenuta nella vinificazione mono varietale, a partire dalla vendemmia 2015, racconta Leonardo Raspini, agronomo e direttore generale di Tenuta Argentiera. Insieme a tutto il nostro team abbiamo voluto legare vigneto e vino in modo esclusivo e univoco, con un obiettivo preciso: creare un vino legato a doppio filo con il territorio di Castagneto Carducci e con le persone che lo abitano. Un vino che racchiudesse l’essenza del versante meridionale di Bolgheri, ogni anno sempre diversa e in evoluzione.»
NOTE DI VINIFICAZIONE
La forma e la storia di Ventaglio sono conseguenza diretta della natura particolare dell’appezzamento da cui proviene: nel 2016 le uve sono state raccolte manualmente fra il 24 e il 28 settembre, dopo un’attenta selezione dei grappoli, rispettando il massimo delle differenze in termini di sviluppo aromatico, maturità e freschezza. Gli acini interi per gravità cadono nelle due piccole vasche troncoconiche in legno di rovere francese. La macerazione si è articolata con l’alternarsi di rimontaggi giornalieri e follature manuali per 25 giorni ad una temperatura tra i 28 e 30 gradi. Successivamente il vino è stato travasato in barriques e tonneaux solo in parte nuovi, di rovere francese e austriaco, in cui ha avuto luogo la completa fermentazione malolattica. L’affinamento si è svolto in rovere per 18 mesi e successivamente in bottiglia per 24 mesi.
2016: UNA GRANDE ANNATA
La 2016 è stata caratterizzata da un inverno piuttosto mite, con piogge nella norma. Il germogliamento è stato precoce e la crescita vegetativa è stata accompagnata, per tutta la primavera, da tassi di umidità elevati. Con l’arrivo dell’estate – calda, soleggiata e particolarmente secca – la crescita vegetativa si è rallentata favorendo l’ispessimento della buccia degli acini, l’accumulo dei tannini e un’evoluzione rapida dei vinaccioli. Nella zona di Bolgheri questo clima asciutto si è protratto per tutto settembre, con un intervallo caratterizzato da abbondanti piogge che, insieme alla naturale posizione ventilata di Ventaglio, hanno permesso al Cabernet Franc di produrre grappoli di grande ricchezza, grazie a una maturazione piena e lenta. Ad oggi, l’annata 2016 va inserita fra le ultime grandi annate, quali 2010, 2012, e 2015.
Per un vino che è un unicum, la prima annata è stata raccolta in 250 Magnum da 1,5 litri e 2.950 bottiglie da 750 ml. Di queste, 500 bottiglie costituiscono un’edizione limitata e numerata, la cui confezione è stata realizzata con la collaborazione di decoratori fiorentini. Attraverso l’uso prospettico delle quinte teatrali, Ventaglio viene presentato in una scatola “metafisica” dove gusto secentesco della veduta e packaging innovativo si uniscono nella foggia che ha reso celebre il vigneto.
Per l’annata 2016 sono 2.400 le bottiglie prodotte in formato 0,75 e 100 quelle in formato Magnum.