Un vino di buona qualità, grazie all’alternanza di pioggia e sole che ha accarezzato le vigne del Chianti questa estate e nelle ultime settimane, ma è la quantità, ridotta anche quest’anno a scalfire la soddisfazione dei viticoltori per la vendemmia 2018 che si sta concludendo in questi giorni.
“Stimiamo una riduzione media del 10-15%. Il Chianti produce mediamente in annate ordinarie tra gli 800 mila e gli 850 mila ettolitri di vino. Pensiamo che quest’anno la produzione sarà di poco inferiore agli 800 mila ettolitri, dice il Presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi -. Questa minor produzione si tradurrà in una possibile minor presenza sul mercato che andando persa, ridurrebbe la forza commerciale della denominazione che non si recupererebbe con facilità”.
La percentuale di uva in meno nelle vigne è dovuta in parte ai danni alle viti causati dalla siccità e dal perdurare dei danni delle gelate primaverili del 2017, nonché in maniera non secondaria da ricondursi all’annoso problema degli ungulati: “Attendiamo un intervento concreto ed operativo da parte della Regione – continua Busi – che ha dimostrato un’attenzione in più durante l’ultimo incontro che abbiamo avuto sul tema, speriamo che a piccoli passi si possa procedere verso interventi più decisi sugli ungulati in difesa del lavoro di tanti agricoltori. Il problema degli ungulati deve essere oggetto di impegno collettivo anche da parte dei cacciatori che non possono continuare a nascondersi dietro alibi ormai poco credibili per meri interessi di categoria.”