Una nuova annata di Fedra, il vino della famiglia Inghirami

Pubblicato il 11 aprile 2025

Questo anno è stata scelta la Capitale per la presentazione ufficiale di Fedra IGT Toscana 2020, il vino voluto da Tommaso Inghirami per rendere omaggio alla sua famiglia.

L’appena trascorso mercoledì 19 marzo la famiglia Inghirami ha accolto la stampa al prestigioso ristorante stellato Pipero per svelare la tanto attesa etichetta di Fedra 2020 che quest’anno è stata disegnata da Roberto Lanari, pittore, scultore e soprattutto incisore, che ha voluto “vestire” il vino con L’Elefante, simbolo di bellezza, saggezza e pazienza, oltre a determinazione, nobiltà, longevità, temperanza e fertilità. L’elefante si distingue per la sua imponenza e per un’altra particolare dote che vanta, la memoria e emblema di fortuna. La rappresentazione con la proboscide alzata è un segno augurale di benvenuto, per cui Lanari ha voluto sintetizzare con la sua immagine tutti i migliori auspici per l’inizio del cammino nel mondo di questo vino.

La degustazione del vino è stata magistralmente condotta da Luca Gardini, eletto nel 2022 come miglior critico al mondo, dopo aver vinto i premi come miglior sommelier, d’Italia, d’Europa e del Mondo nel 2010. Dal 2023 collabora con l’Espresso come curatore della guida “1000 migliori vini d’Italia”.

Fedra, Rosso di Toscana IGT, nasce negli storici vigneti della famiglia Inghirami a Pontassieve, provincia di Firenze.
Un nome, tante storie: enologia e arte, due mondi sempre più vicini nei quali la perfezione sta nell’interpretazione più autentica della materia. Le persone. Coloro che sono dietro a questi mondi. È proprio Tommaso Inghirami, titolare dell’azienda, ad unire queste due diverse anime avendo ideato il “progetto artistico” Fedra.

Il nome del vino deriva da un antenato della famiglia, omonimo del produttore. Tommaso Inghirami vissuto tra il 1470 e il 1516, è stato un letterato e umanista italiano, “scopritore” di Raffaello che a lui, infatti dedica un celebre ritratto. Il letterato Inghirami – professore di retorica all’Accademia Romana, noto per le sue qualità persuasive espresse tramite “l’arte della parola” – un giorno, inscenando una tragedia greca, recitò con così tanto ardore e coinvolgimento da conquistare il grande pubblico che gli attribuì il nome di quella tragedia stessa: Fedra.

Ed è così che oggi, Tommaso Inghirami chiude il cerchio per un omaggio alla sua famiglia, che da più di 70 anni porta in alto nel mondo la bandiera del Made in Italy con lo storico marchio di camicie Ingram, fondato dal nonno Fabio Inghirami, che viene ricordato con la firma in etichetta del vino. Parte, dunque, da qui l’amore per l’arte che si declina da prima nella moda, ambiente di crescita di Tommaso – che proprio a simboleggiare questa sua appartenenza fin da piccolo colleziona macchine da cucire storiche – ed oggi nel vino.

Fedra 2020 Toscana IGT è stato prodotto in 1200 bottiglie da 0,75 cl e 100 magnum.
Ottenuto da un blend di uve Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, le uve sono raccolte a mano da piante di circa 20 anni. I mosti sono vinificati separatamente in acciaio e maturano poi in barrique per 18 mesi, prima di affinare ulteriori 24 mesi in bottiglia.
Il vino viene venduto in casse di legno di tre bottiglie contenente l’opera firmata dall’artista che ha disegnato l’etichetta Roberto Lanari, al costo di 500 euro.
La singola bottiglia ha un costo al pubblico di 180 euro.

Questa edizione limitata sottolinea l’impegno della famiglia Inghirami nei confronti dei vini da collezione che celebrano la tradizione, l’arte e il terroir toscano.