Una stagione invernale e una estiva sono bastate
perché la stella Michelin riprendesse a splendere in Stüa de Michil grazie al lavoro dello chef Simone Cantafio e di tutti i collaboratori.
La Stüa de Michil, ristorante gourmet all’interno dell’Hotel La Perla, è uno scrigno di legno incastonato nelle Dolomiti. Qui si conservano da oltre vent’anni oggetti e decori che hanno un pregio che va al di là di ogni etichetta. Così come si custodiscono i valori di una cultura ladina con il suo sguardo aperto al mondo intero.
E se parliamo di sguardo sul mondo è perché da un anno, con l’arrivo dello chef Simone Cantafio, in cucina si celebra ogni giorno l’incontro fra oriente e occidente attraverso idee che non escludono ma includono e piatti basati su ingredienti semplici che hanno a che fare con termini quali natura, stagioni, mondo vegetale, rispetto umano, sensibilità, armonia. Elementi alquanto zen, e non potrebbe essere altrimenti dopo la lunga parentesi dello chef nell’isola di Hokkaido in Giappone, a guidare il ristorante due stelle Michelin Toya della famiglia Bras. Adesso che è approdato in Stüa de Michil ecco il Sol Levante fra le Dolomiti.
In cucina vige la regola del contrasto: caldo-freddo, acido-grasso, morbido-croccante. La scelta della materia è prima di tutto tattile, per capire al primo impatto come poterla esaltare. Poi c’è la preparazione, un momento che assomiglia alla coccola, a una premura affettuosa. Infine la cottura, che rappresenta la vera osmosi tra cuoco e materia. È tutta una questione di sensibilità, rispetto, equilibrio fra buono, bello e seducente.
In sala cortesia e cultura enologica trovano il giusto bilanciamento grazie al lavoro di Valentina Stani e di tutto lo staff: ed è così che fra le bottiglie e i gesti misurati ciò che si incontra è un mondo fatto di persone, intese anche come produttori, territorio, cultura e rispetto del luogo.
In cantina, ribattezzata Mahatma Wine, è possibile apprezzare l’anima del vino in tutto il suo candore. È un’anima che reca con sé memorie del passato e speranze nel futuro. Un’anima che si distende in mille sfumature. Un’anima custodita in oltre trentamila bottiglie provenienti da tutta Italia, Svizzera, Austria e ça va sans dire, dalla Francia e che è si può scoprire grazie alle degustazioni e visite organizzate da Silvio Galvan, head sommelier dell’Hotel La Perla.
Il ritorno della stella Michelin in Stüa de Michil è perciò non solo motivo di grande soddisfazione, piuttosto è il riconoscimento del lavoro prezioso e costante di tutte le persone che collaborano con dedizione a un progetto comune: celebrare il gusto attraverso la sorpresa e lo stupore, la poesia e l’amore.
Infine, una data da segnalare: dal 2 dicembre la Stüa de Michil e l’Hotel La Perla di Corvara apriranno i battenti per accogliere gli ospiti gourmet, curiosi e amanti dello sci. Vi aspettiamo.