E tre! Dopo aver conquistato il primo posto nel 2016 e, a pari merito con una coop piemontese, nel 2017, Cantina Valpolicella Negrar ritorna quest’anno in vetta alla Top 20 stilata dalla rivista enologica tedesca Weinwirtschaft che, dal 2010, esprime anche il proprio giudizio sulla qualità dei vini prodotti dalle cantine cooperative italiane, escluse quelle Altoatesine, giudicate a parte.
Un severo metodo di selezione e valutazione. Le cantine in concorso, considerato a livello internazionale il più importante nel settore cooperativistico, devono dimostrare di avere vini di qualità in tutte le categorie, dal vino più popolare e diffuso fino ai cru e alle specialità. Dapprima vengono degustati 2 vini “quotidiani”, se questi raggiungono determinati parametri di qualità, allora si passa a valutare gli altri, altrimenti si è fuori dalla competizione. I vini presentati da Cantina Valpolicella Negrar sono stati: Valpolicella Classico Cantina di Negrar (categoria Gdo), Valpolicella Superiore Domìni Veneti, Ripasso La Casetta Domìni Veneti (categoria bestseller), Amarone Mater e Amarone Jago Domini Veneti (migliori espressioni di selezione), Recioto Amando Domìni Veneti (specialità regionale che rispecchia la tradizione e il territorio). La media del punteggio ottenuto dalla cantina è stato 89,2 punti, tra cui emergono i 91 punti assegnati all’Amarone Jago e gli 89 punti assegnati al Recioto Amando, all’Amarone Mater e al Ripasso La Casetta DV.
Fieri di dare espressione al lavoro di 230 soci. “Siamo fra le cooperative più antiche di Verona ma anche una delle piu moderne, perché gli 86 anni di attività non sono trascorsi invano: oggi rappresentiamo, infatti, un felice esempio di filiera corta in connessione diretta con il consumatore e siamo in grado di seguire l’evoluzione del mercato nonché di competere a livello mondiale nel settore dei vini di lusso quale è quello dell’Amarone, vino molto complesso, che oggi deve essere fedele alla tradizione ma anche più facile da bere. Senza dimenticare che gli effetti benefici della nostra attività ricadono sul territorio e non inseguono valori fondati sul profitto personale“, commenta Renzo Bighignoli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar, alla notizia del riconoscimento assegnato dal periodico tedesco.
La cantina “sale in cattedra”. Il fatto che Cantina Valpolicella Negrar rappresenti un modello di cooperazione a cui guardare è confermato anche dai numerosi inviti di condivisione del proprio “saper fare”. Tra gli ultimi occorsi, “Stelle della cooperazione, stelle di successo“, organizzato lo scorso giugno in Abruzzo da Cantina Frentana, cooperativa vitivinicola di Chieti, facente parte della rete The Wine Net, di cui Cantina Valpolicella Negrar è stata promotrice, e che ha visto tra gli ospiti d’onore il direttore ed enologo Daniele Accordini. Chiamato a parlare sul presente e sul futuro della cooperazione vitivinicola, Accordini ha ricordato agli astanti come non si debbano considerare competitori le cantine vicine, bensì i francesi, i sudafricani, gli australiani, che sono già presenti e aggressivi nei nuovi mercati. E sulla figura dei viticoltori che conferiscono le loro uve alle cantine cooperative ha detto: “Il socio cooperatore è imprenditore due volte, prima nella sua vigna, producendo ottime uve, poi in cantina, che è sempre casa sua“.