Leggere la natura nella sua essenza, terza annata
Dal desiderio di “imitare” la natura nella sua perfezione ed equilibrio, nel 2018, è nato il progetto Mimesi di Tenuta di Ghizzano, giunto, oggi alla sua terza vendemmia con Mimesi Sangiovese 2020 TERRE DI PISA DOC e Mimesi Vermentino 2022, due vitigni in purezza simbolo della tenuta, nei quali, il racconto del territorio si esprime attraverso il frutto in modo autentico e puro.
Tenuta di Ghizzano è un biosistema di 280 ettari di cui 20 vitati, posti sulle morbide colline pisane impreziosite dall’influsso del mare. In tale bellezza la mano dell’uomo è sempre stata delicatissima con la volontà precisa del coltivare per preservare e dare spazio all’Armonia. “La filosofia dell’azienda è stata sempre quella di abbracciare tecniche agronomiche il più possibile rispettose di terreni e piante ottenendo, infatti, le certificazioni, biologica nel 2008 e biodinamica Demeter dal 2018”, spiega Ginevra Venerosi Pesciolini, alla guida della Tenuta.
Il progetto Mimesi, nato dopo un periodo di ricerca e sperimentazione sia in campo che in cantina, ha segnato un ulteriore passo avanti nelle “riflessioni” enologiche nella direzione dell’integrità e dell’espressività del territorio. “Per Mimesi abbiamo scelto le vigne storiche e recuperato metodi antichi di coltivazione e vinificazione riproposti, però, in chiave moderna. Una scelta che, dopo un duro lavoro, ci ha permesso di raggiungere risultati significativi. In cantina, i vasi vinari scelti sono anfore, che grazie alla loro particolare porosità favoriscono una lenta maturazione del vino rispettando la purezza del frutto”, racconta Ginevra Venerosi Pesciolini. E precisa: “da questo modus operandi nasce la scelta del nome: Mimesi. Dalla filosofia greca, il desiderio di imitare la natura nella sua autenticità, riprendendo l’arte antica dell’osservare e studiare la natura per coglierne l’essenza più profonda”.
Il Sangiovese riposa in un’anfora di Cocciopesto Drunk Turtle per 16 mesi: il tempo necessario per lasciare che la personalità del vino si esprima in modo profondo. L’annata 2020 ha aiutato questa realizzazione armonica grazie ad una stagione regolare che ha favorito una crescita equilibrata delle piante e una maturazione fenolica completa e soddisfacente. Il risultato è un vino rosso corposo, ammaliante e dai toni caldi. “L’anfora di Cocciopesto spinge sull’eleganza di un frutto raffinato, mai eccessivo ma con grande complessità gusto olfattiva. Aiuta a leggere tutte le sfumature di questa vendemmia, piena ed affascinante”, lo descrive Ginevra.
Per il Vermentino, invece, è stata preferita l’anfora Tava, che, grazie ad una cottura ad alta temperatura che chiude i pori quasi completamente, è in grado di esaltare la maturazione ed espressione naturale del frutto con una precisione olfattiva che spinge su aromaticità e freschezza. L’annata 2022 è stata estremamente complessa, soprattutto per la siccità che ha caratterizzato sia l’inverno che l’estate. Vista la maggiore concentrazione zuccherina dovuta alla stagione siccitosa, le uve sono state raccolte anticipatamente rispetto alla norma per preservare acidità e freschezza. Dopo una macerazione sulle bucce di circa 12 giorni, Il Vermentino, vinificato in acciaio, ha trascorso 4 mesi sulle fecce fini in anfora. Il risultato è un vino ricco di colore e struttura impreziosito da elegante acidità
I vini del progetto, attraverso l’opera rispettosa dell’uomo, diventano quindi “Mimesi”, ovvero, uno strumento di conoscenza per offrire in poche migliaia di bottiglie, la natura per come è a Tenuta di Ghizzano.