Patrimonio dell’Umanità Unesco, la Villa rinascimentale di Artimino, nel cuore della Toscana, onora gliitaliani con l’orgoglio della bellezza e della storia del nostro Paese. La famiglia Olmo, proprietaria della Tenuta di Artimino, lancia un messaggio di unità e forza.
Villa Medicea La Ferdinanda della Tenuta di Artimino si illumina con i colori della bandiera italiana. L’imponente facciata della Villa è stata illuminata con il tricolore in segno di unità e forza in questo momento così difficile per il nostro Paese. L’iniziativa è stata lanciata dalla famiglia Olmo, proprietaria di Tenuta di Artimino, in occasione della Pasqua.
Costruita nel 1596 per volontà del Granduca Ferdinando I de’ Medici, su progetto dell’architetto Bernardo Buontalenti, è espressione del Rinascimento, l’epoca di grande fioritura artistica e culturale che non ha pari nel mondo.
Vi soggiornarono personaggi come Galileo Galilei, nel 1608, e vi sono custoditi tesori come il girarrosto disegnato da Leonardo da Vinci, che ancora oggi si può ammirare nell’antica cucina delle Cantine Granducali.
La Villa, detta anche dei Cento Camini, è il simbolo della Tenuta di Artimino, nel cuore della Toscana, a 20 km da Firenze; la sua presenza maestosa domina i vigneti del Montalbano dove vengono coltivate le uve del Carmignano, la più piccola Docg d’Italia.
Acquistata, negli anni ’80 dal noto ciclista olimpionico e recordman dell’ora Giuseppe Olmo, è oggi un resort con hotel 4 stelle con appartamenti nel borgo medievale di Artimino, Centro Benessere, ristorante e cantina vinicola. “Abbiamo voluto dare un messaggio di ottimismo e positività per tutto il territorio e per l’Italia intera. È un momento difficile ma non dobbiamo abbatterci: il nostro è un grande Paese, un luogo ricco di meraviglie architettoniche, bellezze paesaggistiche e culturali, non dobbiamo spegnere i riflettori ma anzi splendere ancora di più” – dice Annabella Pascale, amministratore delegato di Tenuta di Artimino. “Vedere la Villa illuminata di verde, bianco e rosso è emozionante: vogliamo dire che ci siamo e siamo pronti a ripartire, ancora più belli che mai”. “Quello che sta emergendo in questi giorni è un senso di appartenenza che ci fa sentire ancora più uniti. Volevamo anche noi esprimere questo orgoglio italiano: abbiamo una Villa patrimonio Unesco, un bene dell’umanità simbolo della nostra storia e cultura.
Da mio nonno Giuseppe Olmo abbiamo poi imparato l’importanza della forza, della determinazione e della tenaci nel perseguire ciò che ci sta più a cuore”.
La facciata della Villa resterà illuminata con il tricolore per una settimana.