Dal 2 agosto l’azienda agricola di Caprino Veronese produce ufficialmente uve biologiche e dalla vendemmia 2018 vini biologici
Importanti novità sul piano della sostenibilità e della viticoltura di precisione per l’azienda Monte Zovo.
Dopo un periodo di conversione di qualche anno, dal 2 agosto 2018 Monte Zovo, azienda agricola di proprietà della Famiglia Cottini, produce ufficialmente uve biologiche e dunque dalla vendemmia 2018 sarà in grado di mettere in commercio vini completamente biologici.
Il tipo di agricoltura scelta è frutto di un percorso iniziato già da anni e che richiede maggiori attenzioni prima di tutto in vigna: “al fine di sviluppare una maggiore sensibilità verso un equilibrio fisiologico dei nostri vigneti, ridurre sprechi e aumentare la sostenibilità della produzione delle uve” spiega l’agronomo Luigi De Micheli.
“Nei vigneti minor uso di prodotti antiparassitari, gestione della concimazione solo esclusivamente organica sono i principali effetti benefici sull’ambiente in generale ed in particolare una produzione d’uva destinata alla lavorazione con minore presenza di residui, quindi una maggiore capacità di esprimere il potenziale primario negli aromi e nella struttura dei vini” racconta l’agronomo.
Assoluta novità anche per quanto riguarda le tecniche vendemmiali: la vendemmia 2018, in collaborazione con Wine Research Team e il laboratorio di ricerca AGER, verrà impostata secondo criteri innovativi della viticoltura di precisione.
Le premesse date dalla stagione sono in linea con le aspettative. “La stagione 2018 è iniziata con un ritardo nel germogliamento di circa 7 giorni rispetto al 2017, ma le precipitazioni successive hanno fatto in modo di anticipare la fioritura. Oggi la previsione di vendemmia per le basi spumanti è dopo ferragosto, all’incirca al 20-22 agosto, a seguire le altre uve” spiega De Micheli.
La vera novità, dunque, è la tecnica con cui si approda alla vendemmia.
“La viticoltura di precisione apre scenari non solo innovativi per la gestione della produzione d’uva attraverso macchine e controlli più efficienti ma consente un minor impatto dell’attività antropica sui vigneti che si traduce in una maggiore sostenibilità e attenzione per l’ambiente. Verranno utilizzati dati satellitari di indice di vigore vegetativo per individuare e valorizzare la variabilità produttiva di ogni vigneto unitamente ai dati relativi ai profili qualitativi delle uve (acidità, zuccheri…)” spiega Diego Cottini, titolare dell’azienda. “Sarà possibile quindi determinare non solo l’epoca ottimale di vendemmia ma effettuare raccolte differenziate delle uve all’interno del medesimo vigneto” conclude Cottini.