Materia: il meglio del vino da collezione in asta a Firenze

Pubblicato il 29 marzo 2025

Il 10 e l’11 aprile l’appuntamento primaverile a Palazzo Ramirez Montalvo

Materia è ciò che esiste prima di ogni trasformazione, la sostanza grezza da cui tutto prende vita. Dalla pietra delle terre d’origine al legno che lo accoglie, dalla fermentazione che ne muta la struttura fino all’affinamento che ne determina l’identità, il vino è espressione perfetta della materia che si fa forma.

È proprio questo il fil rouge del nuovo catalogo Pandolfini creato per l’asta primaverile organizzata a Firenze il 10 e 11 aprile. Al centro, alcune delle più grandi espressioni del terroir italiano e francese, con una selezione di etichette che rappresentano il vertice della vinificazione mondiale. Dalle colline toscane e piemontesi alle leggendarie vigne della Borgogna e di Bordeaux, quest’asta è un tributo alla dedizione di generazioni di vignaioli.

Ad aprire la doppia giornata, la sessione dedicata all’Italia, che presenta un parterre di nomi che incarnano il prestigio e l’eleganza della nostra tradizione vinicola. Sassicaia, Masseto e Ornellaia, icone indiscusse del Bolgheri, con le loro interpretazioni di straordinaria finezza e potenza, ma anche anche Montevertine, espressione autentica del Sangiovese nella sua forma più pura, e i grandi Brunelli di Montalcino, come Biondi Santi e Soldera.

Dalle Langhe piemontesi emergono capolavori senza tempo come Monfortino di Giacomo Conterno, simbolo di longevità e raffinatezza, e le creazioni senza pari di Bruno Giacosa, che con le sue selezioni riserva ha definito lo stile del Barolo e del Barbaresco. A rappresentare l’eleganza del Nebbiolo troviamo anche Gaja, mentre a rappresentare la raffinatezza del metodo classico ci pensa l’icona delle bollicine italiane Giulio Ferrari.

Si prosegue poi, il secondo giorno, con i vini esteri, in particolare francesi. Una selezione che si distingue per la presenza di vere e proprie leggende della viticoltura come Mouton Rothschild e Pétrus, le etichette più ricercate al mondo tra i vini di Bordeaux. Per lo Champagne, invece, spicca una selezione straordinaria con numerosi lotti di Dom Pérignon e Krug, oltre a produzioni di culto di Selosse e Salon, vere rarità che affascinano con la loro espressività e artigianalità.

La Borgogna, che chiude la terza e ultima sessione di asta, è rappresentata dalle etichette più ambite: Domaine de la Romanée-Conti, simbolo di rarità e perfezione, insieme alle creazioni sublimi di Domaine Armand Rousseau, Leroy e d’Auveney, solo per citarne alcuni, che incantano con la loro complessità aromatica e struttura seducente.

Materia non è solo un’asta: è un viaggio sensoriale attraverso il meglio della viticoltura mondiale, un omaggio alla sostanza più pura che rende il vino un’arte senza tempo. E un’occasione unica per appassionati e collezionisti che desiderano aggiungere alla propria cantina bottiglie dal valore inestimabile, ricche di storie fatte di tradizione, terroir e dedizione.