“Maledetto Toscano”: un quarto di secolo di fumata lenta

Pubblicato il 29 luglio 2024

Il Maledetto Toscano celebrerà con una festa in programma il 15 settembre al Castello di Meleto (Gaiole in Chianti) il quarto di secolo di attività. Un evento per tutti gli appassionati dello Slow Smoke e del “bien vivre”. Sarà ricordato il compianto Franco Testa, narratore del Sigaro Toscano

Venticinque anni di “fumata lenta”.Venticinque anni di riflessioni sulla letteratura, sulla musica, sulla cultura. Venticinque anni di promozione della “toscanità” e del made in Italy del gusto e delle eccellenze, il tutto accompagnato da un grande prodotto riconosciuto per le proprie caratteristiche in tutto il mondo: il “Sigaro Toscano”. Si potrebbe riassumere così l’attività del Club “Maledetto Toscano”, il primo gruppo di appassionati che per pura passione venticinque anni fa ha deciso di promuovere il concetto dello “Slow Smoke” attraverso il sigaro. «In un quarto di secolo abbiamo rivoluzionato non solo il modo di approcciarsi al Sigaro, ma anche quello di vivere le nostre eccellenze con passione e armonia tra di loro – racconta il presidente e tra i fondatori del Club, Stefano Fanticelli – è per questo che oltre al Toscano, abbiamo voluto mettere insieme i tanti partner che in questi anni ci hanno accompagnato in questo racconto del concetto di fare “slow”, così come pretende il sigaro per essere fumato».

Il programma della giornata. Per festeggiare i venticinque anni, il Club Maledetto Toscano ha deciso di coinvolgere tutti gli appassionati domenica 15 settembre, nei ribattezzati “Caraibi del Chianti”, per l’atmosfera che si prevede, al Castello di Meleto di Gaiole in Chianti (Si). Il programma sarà ampio e aperto a tutti coloro che vorranno prenotarsi. A partire dalle ore 12 con l’accoglienza e la consegna dei gadget del Club. Da questo momento, fino alle 13, nelle sale del Castello aperte per l’occasione a tutti sarà possibile fare un brindisi di benvenuto con una anteprima nazionale di una nuova etichetta di Champagne Laurent-Perrier che sarà seguito da un filmato con il racconto dei 25 anni del Club e dalla commemorazione del Dott. Franco Testa, grande filantropo e narratore del Sigaro Toscano. Dalle 13.30 si potranno degustare liberamente le eccellenze degli artigiani del gusto presenti: le carni di Simone Fracassi, il tartufo di Cristiano Savini, i sottoli di Agnoni. I salumi e la Tarese del Valdarno della macelleria Sani e i formaggi di Andrea Magi con in anteprima il “Maledetto Toscano”, oltre a un buffet nella scuderia. Alle 15.30 taglio della torta realizzata dalla Pasticceria Bardelli di Cesa in Valdichiana (Ar) con i vini di Ferrari Trento raccontati da Marcello Lunelli e poi spazio a distillati e cocktail con Velier e i distillati di Capovilla, tra cui il Rum, in abbinamento al cioccolato di Vestri, ai succhi di frutta di Biobacche Toscana. La musica di Perfidia accompagnerà il pomeriggio con tre fumate con una selezione di sigari dal Caveau del Maledetto Toscano. In particolare, il tema sarà quello della tradizione caraibica, a partire dall’out fit (bianco o coloniale). La stessa fumata guidata vedrà tre sigari: un Toscano “senza nome”, un cubano vintage e il Sigaro Nicita, un kentucky che riassume la tradizione del Nicaragua e dell’Italia, pensato da Federico Marino. Il programma dettagliato e le modalità di prenotazione sul sito www.maledettotoscano.com

Venticinque anni fa nasceva Il Maledetto Toscano. Era il 1999 quando due amici Roberto Fanticelli e Aroldo Marconi lontano dai grossi centri, senza nessuno che contava alle spalle, distanti da quelli che  facevano tendenza, sparpagliati fra Montepulciano e Montecatini, fra due valli incantate (Valdichiana e Valdinievole), immersi nella profonda provincia toscana hanno lentamente costruito un piccolo quanto stabile punto di riferimento per gli appassionati del sigaro, coinvolgendo otto amici pionieri appassionati del buon vivere dando vita al Maledetto Toscano, l’ispirazione del nome al club presa dal libro Maledetti Toscani di Curzio Malaparte che identificava a pieno l’ideale del club “Se è cosa difficile essere italiano, difficilissima cosa è l’esser toscano”. Il logo con il toscano per eccellenza Dante Alighieri che si fa accendere il sigaro da un diavolo, che sottolinea lo spirito di chi non si vuol prendere sul serio fino in fondo. Decidendo di non avere mai una sede fissa ma di girovagare per tutto il paese, cercando di trasmettere la nostra passione e conoscenza sempre con il sorriso e sigaro sulle labbra citando Monicelli si può capire più profondamente chi ha voluto essere il Maledetto Toscano in questi anni; “Ecco, questo vuol dire essere zingari, questa è la zingarata: una partenza senza meta, né scopi. Un’evasione senza programmi che può durare un giorno, due o una settimana…”. Un atto che profuma di libertà, estro e desiderio, qualcosa che è come l’amore, qualcosa che nasce quando nasce e quando non c’è più è inutile insistere, non c’è più. Ed è così che questo sgangherato gruppo di amici si approccia alla vita, coltivando il gusto tutto toscano”. Oggi il Club Maledetto Toscano dopo 25 anni ha ancora lo stesso desidero e amore di condividere i piaceri di una buona fumata con i molti associati in tutta Italia e non solo. Ha partner internazionali e accompagna il made in Italy in tutto il mondo attraverso degustazioni guidate dai propri esperti.

Il Caveau del Sigaro Toscano. Tra le tante attività promozionali, l’ultima in ordine di tempo è stata l’inaugurazione del primo Caveau pubblico dedicato al Sigaro (Toscano in prevalenza). Questo spazio contiene oltre 5mila sigari Toscani, della collezione privata del Club, tra cui spiccano circa 800 pezzi di “Moro” e altri pezzi da collezione nel tempo messi “da parte” dai membri del Maledetto Toscano. Si tratta di un caveau in grado di tenere una umidificazione stabile a circa il 72% di umidità con una temperatura controllata di 18-20 gradi centrigradi. Lo stesso ha a disposizione delle “locked”, cassettiere private ed esclusive nelle quali ogni singolo socio potrà decidere di conservare i propri sigari.