Madame Martis 2013 tra i 50 vini del Gambero Rosso

Pubblicato il 17 ottobre 2024

E in questi giorni arriva il nuovo millesimo, 2015, della sempre più iconica bollicina di Maso Martis

Madame Martis 2013 è stata incoronata ieri a Roma tra i 50 Vini Rari del Gambero Rosso, nuova categoria al debutto con l’edizione 2025 della Guida vini d’Italia.
«I 50 vini scelti sono la punta di diamante dei nostri assaggi, bottiglie da collezionare in cantina – hanno spiegato i curatori –. La rarità è prima di tutto connessa al numero di bottiglie, ma non solo: le etichette che abbiamo scelto hanno un filo comune: c’è dietro un rischio, uno stacco stilistico, la volontà di spostare l’asticella, di testare il limite. Sono bottiglie capaci di ispirare, proprio come l’alta cucina d’avanguardia». Insomma, la Madame Martis si conferma tra le bollicine più iconiche d’Italia, affermando sempre di più il suo stile unico, la sua personalità inconfondibile e la sua eleganza da fuoriclasse.

Non poteva esserci momento migliore per rilasciare sul mercato, in questi giorni, il nuovo millesimo di Madame Martis, il 2015, prodotto in poco più di 2.000 bottiglieche torna sul mercato dopo aver saltato l’annata 2014, ritenuta non adeguata per la realizzazione del Trentodoc di punta della premiatissima cantina trentina guidata dalla famiglia Stelzer.

Tra le migliori bollicine d’Italia, certificata biologica, Madame Martis è una delle etichette cult per i wine lover, soprattutto per quelli che prediligono la complessità e le sfaccettature aromatiche di un lunghissimo affinamento. L’annata 2015, poi, ha saputo regalare sfumature del tutto peculiari, date da un’annata calda ma con ottime escursioni termiche che ha portato a una perfetta maturazione dei grappoli.

L’inverno 2015 a Maso Martis è stato abbastanza mite con scarse precipitazioni nevose. La primavera è stata caratterizzata da clima asciutto che ha permesso alla vite di lavorare molto bene e con un ottimo equilibrio, salvaguardandone anche la salubrità ed evitando totalmente attacchi fungini. Il germogliamento è avvenuto intorno al 10 aprile, mentre la piena fioritura si è anticipata a fine maggio, mese molto caldo con temperature alte che hanno portato ad anticipare la chiusura del grappolo rispetto alla media stagionale.
I mesi estivi, caldi e soleggiati, insieme alle sporadiche piogge di agosto, hanno permesso di raggiungere un ottimo grado di maturazione delle uve e l’escursione termica ne ha salvaguardato l’acidità. La vendemmia effettuata rigorosamente a mano delle basi spumante nel 2015 è iniziata il 25 agosto, anticipata rispetto alle previsioni iniziali per via del clima asciutto e della dotazione idrica necessaria. Il tiraggio della cuvée di Madame Martis è stato eseguito nel mese di aprile 2016. Dopo otto anni di affinamento sui lieviti e attento remuage, la sboccatura è avvenuta nel mese di settembre 2024.

Le vigne di Chardonnay, Pinot Nero e Meunier da cui nasce la Madame Martis si trovano nella zona collinare di Martignano, a circa 450 metri d’altitudine, in una zona dal clima fresco e sempre molto ventilato, proprio alle pendici del Monte Calisio, a due passi da Trento. Le uve vengono pressate delicatamente e vinificate separatamente: il Pinot Nero e il Pinot Meunier fermentano in tini d’acciaio inox, mentre lo Chardonnay affina in barrique di rovere francese. Al termine del periodo di fermentazione, i vini base vengono assemblati per il tiraggio e la seconda fermentazione si svolge in bottiglia con una sosta sur lattes di 8 anni prima del dégorgement.

I brillanti riflessi dorati della Madame Martis e il suo perlage sottile, molto persistente, sono solo due delle caratteristiche affascinanti di questo Trentodoc, che al naso inebria con un bouquet di profumi che spazia tra sentori di piccola pasticceria, sfumature di pane tostato, aromi di agrumi e fiori bianchi, sensazioni di frutta esotica. Al sorso è cremoso e avvolgente, con un tocco minerale che una freschezza sorprendente e con un finale molto persistente e appagante. Un Trentodoc che non si dimentica e che si riconosce tra mille per la sua spiccata personalità. 

Ideale da degustare a tutto pasto con ostriche, crudi di mare e in generale tutte le portate a base di pesce, è perfetto anche con carni bianche pregiate, tartufo, funghi porcini, fritture, preparazioni a base di formaggio e naturalmente salame, culatello e pata negra.

(Prezzo al pubblico in enoteca a partire da 100 euro)