L’autunno goloso delle Perle Alpine

Pubblicato il 15 settembre 2022

Dalla Valle d’Aosta al Trentino Alto Adige enogastronomia a bassa impronta ecologica

Da millenni i popoli delle Alpi salutano la fine dell’estate con feste, sagre e banchetti per esorcizzare il lungo inverno che si annuncia con i primi freddi e le giornate più brevi. Settembre in collina è un mese di vendemmia dedicato ovunque ai piaceri di Bacco e della buona tavola, ma per i montanari è il momento di abbandonare gli alpeggi in alta quota per riportare “in mobilità dolce” gli armenti in valle, prima che li sorprenda la neve. «Settembre, andiamo, è tempo di migrare», cantava D’Annunzio. Il viaggio è lungo e impegnativo e i malgari lo affrontano insieme sui sentieri impervi fino a formare carovane festose di uomini e animali. Più in basso, i villaggi si preparano ad accoglierli con canti e balli: le famiglie si riuniscono e il latte, il nettare delle montagne da cui si ricavano i formaggi più deliziosi grazie ai pascoli profumati di alta montagna, scorre a fiumi.

Queste tradizioni sono ancora vive e praticate in molte località che aderiscono al circuito internazionale Alpine Pearls, nato nel 2006 per consorziare alcune delle più belle mete delle Alpi sotto il segno comune di un turismo a bassa impronta ecologica, incentrato sulla mobilità sostenibile e impreziosito da una grande attenzione all’utilizzo di prodotti locali.

Nella Perla trentina di Primiero di Castrozza, ai piedi delle celebri pale di San Martino, il ritorno a valle («desmontegar») di vacche da latte, manze, vitelli, pecore e cavalli sarà celebrato per ben quattro giorni di fila con una Gran Festa del Desmontegar (29 settembre – 2 ottobre) che include un ricco programma di iniziative sparse in ogni frazione: mostre bovine, visite guidate a masi e fattorie, stand gastronomici, laboratori per i più piccoli e, in finale, l’imperdibile e partecipata «desmontegada» in cui gli animali sfilano addobbati per le vie del paese.

Negli stessi giorni anche la perla valdostana di Cogne festeggia il rientro dei mandriani con la tradizionale «Devétéya» (1-2 ottobre), un weekend di sfilate e ghiotti appuntamenti gastronomici.

A Folgaria nell’Alpe Cimbra, antica isola germanica nel cuore del Trentino, va invece in scena la ormai famosa Brava Part (2 ottobre), una faraonica sfilata in costume con oltre 600 figuranti, carri, bande folcloristiche, cori, degustazioni, e ancora laboratori, mercatini, giochi d’altri tempi, attività ed escursioni guidate.

Latte e formaggi sono spesso i protagonisti di questo ultimo lembo d’estate. Se ogni Perla italiana vanta le sue eccellenze casearie, una delle più celebri nel mondo è sicuramente il Puzzone di Moena, il re dei formaggi trentini a cui la Perla della Val di Fassa dedica anche quest’anno un Festival dal 16 al 18 settembre con degustazioni in carrozza, aperitivi, laboratori, cacce al tesoro e ben due «desmontegade» che si concluderanno con il tradizionale taglio della prima forma del pregiato latticino.

Per celebrare il latte in ogni sua forma, Lavarone nell’Alpe Cimbra allestirà l’evento Latte in festa (17-18 settembre), un’occasione per immergersi nel magico mondo del latte e scoprirne l’intera filiera, dalla malga fino alla tavola, attraverso tante proposte: laboratori, trekking tematici, giochi, mungiture, degustazioni e un omaggio particolare alla Vézzena, il più famoso formaggio dell’altipiano che fu caro anche all’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe.

Più a nord, in Alto Adige, la festa dei sapori continua a Moso in Passiria con le settimane dedicate alla Cucina contadina in Alta Val Passiria (23 settembre – 9 ottobre) durante le quali cinque alberghi della valle offriranno specialità locali nell’ambiente tipico e accogliente delle Stuben tirolesi. I piatti sono preparati con ingredienti genuini e prodotti in loco, come il latte di puro fieno e la selvaggina cacciata nei fitti boschi che circondano le strutture, e vanno dai prelibati arrosti alla raffinata pasticceria austriaca.

Negli stessi giorni l’appartata Val di Funes celebra un’eccellenza locale che riscuote sempre più interesse tra i buongustai: la pecora dagli occhiali (Villnösser Brillenschaf), le cui carni delicate saranno proposte in fantasiose ricette dai ristoratori della valle, dal 29 settembre all’8 ottobre. Il programma è arricchito da escursioni e momenti didattici per conoscere da vicino le produzioni e le tradizioni locali e vivere con più consapevolezza i piaceri del palato.

Per maggiori info su Alpine Pearls
www.alpine-pearls.com

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