Un inverno freddo vecchio stile, una primavera tiepida con germogliamento tardivo e un’estate mediamente calda e secca, questi gli ingredienti base della vendemmia 2021 da Tenuta Mazzolino, il piccolo clos di Borgogna nel cuore dell’Oltrepò, con le sue vigne che si adagiano dolcemente sulle colline di Corvino San Quirico. “È un’annata classica, di quelle che piacciono a me”, afferma orgogliosamente Francesca Seralvo, terza generazione, alla guida della tenuta dal 2015 quando abbandona i codici dell’avvocatura e realizza il sogno “di essere una vignaiola tout court, perché – afferma – è in mezzo alle vigne che sono davvero felice”. Sveglia all’alba, stivaloni e l’entusiasmo contagioso di chi fa una cosa che ama e non sente la fatica. Tanto più che le premesse di questa annata sembrano essere ottime. “Le nevicate a fine febbraio sono state un toccasana per le nostre vigne”, spiega Francesca. “Hanno permesso un accumulo idrico che si è rivelato fondamentale, vista la secchezza di metà estate”. E se in parte i volumi ne hanno risentito, “ne ha beneficiato la qualità, complice anche un finale di stagione ventilato con una buona escursione termica, una situazione climatica ideale per le vigne”. Dopo le basi per le bollicine, “ora è il momento del Pinot Nero per la vinificazione in rosso”, spiega Seralvo. “È uno dei più grandi vitigni al mondo, massima espressione del nostro territorio, l’Oltrepò Pavese”.
Ora non resta che avere pazienza e attendere che le buone premesse in vigna si ritrovino anche in bottiglia.