Da oltre cent’anni, Vigneron e Maison della Champagne si riuniscono per gestire e difendere gli interessi della loro filiera e della loro denominazione. In questo contesto, Vigneron e Maison, riuniti oggi a Epernay all’interno del Comité Champagne, hanno raggiunto un accordo sulla prossima vendemmia e sui nuovi orientamenti strategici per la filiera.
La filiera dello Champagne rafforza la sua capacità di resilienza
La “riserva Champagne”, costituita da vini degli anni precedenti, permette di compensare eventuali carenze della raccolta. Questo sistema ha dimostrato la sua efficacia nel 2021, dopo un’annata molto difficile. Per migliorare la resilienza del settore, la riserva sarà completata da un nuovo strumento: lo sblocco differito della riserva.
Il principio consiste nel generare un credito (crédit en sortie de réserve différée) per gli operatori qualora il quantitativo della raccolta insieme alla riserva si rivelassero insufficienti per raggiungere la resa commerciabile dell’anno. Questo credito, gestito dal Comité Champagne, potrà essere utilizzato nel corso dei successivi tre anni, man mano che la riserva sarà ricostituita. L’obiettivo è quello di fornire gli strumenti per raggiungere la resa commerciabile stabilita ogni anno allo scopo di garantire l’equilibrio del mercato.
Il 2022 dovrebbe essere un anno molto positivo in termini di spedizioni
Le uve raccolte quest’anno produrranno le bottiglie di Champagne che saranno presenti sulle tavole dei consumatori tra diversi anni. Tutto ci porta a credere che la domanda attualmente sostenuta (1) continuerà a lungo termine. Inoltre, ad oggi, il vigneto della Champagne è in uno stato sanitario eccellente (2). Pertanto, Vigneron e Maison hanno deciso di comune accordo di fissare una resa commerciabile di 12.000 kg/ha per la vendemmia 2022. Si tratta del livello più alto degli ultimi 15 anni.
Il 20 luglio, gli Champenois iniziano a scrivere un nuovo capitolo della loro storia comune
Nel 2020, la crisi sanitaria ha avuto un forte impatto sulle vendite, scese del 18%. Nel 2021, nonostante la ripresa delle vendite, la raccolta è stata dimezzata dalle gelate, dalla peronospora e dalla grandine.
Vigneron e Maison della Champagne sono riusciti a superare questi due anni difficili grazie al lavoro collettivo messo in campo per diversi decenni. Questo episodio ci ha ricordato che si sta preparando il futuro. Per questo motivo hanno deciso di rafforzare l’azione del Comité Champagne per sostenere meglio i professionisti e rispondere alle sfide del settore:
la sfida della produzione, per garantire ai consumatori un’offerta sostenibile, adeguata, di qualità e che soddisfi i requisiti ambientali;
la sfida della regolamentazione, per porre rimedio alle variazioni estreme da un anno all’altro
la sfida della desiderabilità, per far sì che lo Champagne mantenga a lungo termine il suo posizionamento unico nel cuore dei consumatori;
la sfida della tutela: rafforzare la capacità del Comité Champagne di agire a favore della denominazione a livello globale.
Nei prossimi dieci anni, le risorse del Comité Champagne saranno notevolmente rafforzate per sviluppare ulteriormente le azioni di ricerca e sviluppo, le azioni di regolamentazione economica e le azioni di tutela e promozione della denominazione.
Ancora una volta, collettivamente, Vigneron e Maison della Champagne prendono in mano il loro destino per prepararsi al futuro, per rinnovare le ambizioni del settore, per essere all’altezza della loro prestigiosa denominazione e per garantire che lo Champagne sia sempre disponibile, sempre desiderabile, sempre un esempio.
(1) Le spedizioni di champagne nel primo semestre del 2022 sfiorano i 130 milioni di bottiglie, con un +13,8% rispetto allo stesso periodo del 2021. Le esportazioni, con 79,6 milioni di bottiglie, sono in aumento del 16,8%, mentre la Francia è in crescita del 9,3% con 50,3 milioni di bottiglie.
(2) Ad oggi, il vigneto della Champagne gode di un ottimo stato di salute. Le perdite dovute alle gelate primaverili e alle prime grandinate sono stimate a meno del 9% del potenziale di raccolta. La vendemmia dovrebbe iniziare precocemente, nell’ultima decade di agosto.
Il Comité Champagne, creato dalla legge francese del 12 aprile 1941, ha sede a Epernay e riunisce tutti i viticoltori e tutte le Maison di Champagne. L’organizzazione interprofessionale rappresenta uno strumento di sviluppo economico, tecnico e ambientale. Il Comité Champagne mette le due professioni in relazione tra loro e conduce una politica di qualità costante e di valorizzazione del patrimonio comune della denominazione.