La Champagne è scandalizzata per la nuova legislazione russa sull’etichettatura dei vini.
Se i vini di Champagne conservano il diritto esclusivo di utilizzare il nome «Champagne» in caratteri latini sull’etichetta principale, la legge li obbliga a rinunciare al termine «Shampanskoe» – traduzione della parola Champagne in russo – e a riportare il termine «vino spumante» in caratteri cirillici sulla controetichetta. Solo i vini effervescenti russi avranno adesso il diritto di utilizzare il nome «Shampanskoe».
Secondo Maxime Toubart e Jean-Marie Barillère, co-presidenti del Comité Champagne “privare gli Champenois del diritto di usare il nome «Champagne» (in cirillico) è scandaloso; è il nostro patrimonio comune e la cosa per noi più preziosa”. Jean-Marie Barillère e Maxime Toubart chiedono alle aziende della Champagne di fermare tutte le spedizioni verso la Russia fino a nuovo ordine.
Il Comité Champagne disapprova questa normativa che non assicura ai consumatori russi un’informazione chiara e trasparente sull’origine e le caratteristiche dei vini. Il Comité si dispiace che questa nuova legge rimetta in discussione più di vent’anni di colloqui bilaterali tra l’Unione Europea e la Russia sulla protezione delle denominazioni d’origine.
Il Comité Champagne sta analizzando i dettagli e le conseguenze di questa legge, di cui non era stato informato dalle autorità russe.Il nome Champagne è protetto in più di 120 paesi.
Gli Champenois fanno appello alla diplomazia francese ed europea per ottenere la modifica di questa legge inaccettabile.