La Casciotta d’Urbino DOP al Vinitaly per la sua battaglia contro il Nutri Score

Pubblicato il 14 aprile 2022

La Casciotta d’Urbino DOP, piccolo gioiello caseario delle Marche ha scelto il Vinitaly, palcoscenico internazionale del vino, come campo di battaglia per dichiarare forte il suo NO al Nutri-Score. Paolo Cesaretti, coordinatore della Casciotta d’Urbino Dop è sicuro che “L’etichetta a semaforo in approvazione da parte della UE, ideata per indicare la qualità nutrizionale complessiva di un determinato alimento, attribuisce un colore “sfavorevole” a prodotti come il formaggio e fornisce informazioni limitate e fuorvianti ai consumatori. Da qui il nostro grido di battaglia: Qualità bullata”.

Una qualità autentica, quella della Casciotta d’Urbino Dop, apprezzata fin dal ’500 e tanto amata da Michelangelo Buonarroti, che consumava nell’atto di dipingere il più grandioso dei progetti dell’epoca, gli affreschi della Cappella Sistina. L’artista, che aveva investito i proventi di una vita acquistando diverse aziende agricole a Casteldurante (attuale Urbania), si fece pagare parte della pigione in Casciotta che il suo stretto collaboratore, Francesco Amatori, detto l’Urbino, provvedeva ad inviare a Roma.

“L’etichetta a semaforo rappresenta una subdola guerra commerciale camuffata da campagna per la salute – dichiara il vice Presidente della Regione Marche, Mirco Carloni – L’ennesimo atto di prepotenza perpetrato da Francia e Germania nei confronti dell’Italia. La dieta mediterranea è parte integrante della nostra identità che ci caratterizza in tutto il mondo per la qualità e la salubrità delle nostre produzioni agroalimentari. Ed è proprio questo primato che i nostri competitors europei vogliono aggredire con modalità indebite. Secondo alcune stime l’applicazione obbligatoria del Nutri-score, che l’Europa vorrebbe imporre, comporterebbe un crollo di quasi il 50% dell’export agroalimentare italiano e cio’ è inaccettabile oltre che ingiusto. Attraverso un giudizio grossolano e arbitrario, l’algoritmo del nutri-score rischia di bollare prodotti iconici ed equilibrati, da sempre raccomandati in una sana alimentazione, come la Casciotta d’Urbino Dop o il Prosciutto di Carpegna Dop disincentivandone il consumo”.