Ludes, la culla della Maison J.H. Quenardel
Nel cuore della regione della Champagne, a Ludes, sorge l’azienda agricola a conduzione familiare, J.H. Quenardel. Questo affascinante paese di viticoltori si trova nel dipartimento della Marna, non lontano dalla montagna di Reims, e a pochi chilometri dall’omonima città, la famosa “Cité des sacres” (la città delle incoronazioni) rinomata per ospitare in passato le incoronazioni dei re di Francia all’interno della nota cattedrale di Notre Dame. Un territorio importante, sotto un profilo storico e culturale, ma ancora di più da un punto di vista legato alla vitivinicoltura.
La regione Champagne è caratterizzata da una varietà di terreni molto ricchi di sostanze minerali, e dalle tipiche condizioni che danno vita all’inconfondibile bouquet dello Champagne. Anche il clima del terroir champenois è vario ed è particolare per il doppio influsso climatico che subisce – oceanico e continentale – che determina temperature relativamente miti e piogge ben distribuite durante l’anno, deboli sbalzi termali tra le stagioni e sporadiche gelate invernali.
In questo angolo a nordest della Francia, dalle caratteristiche ampelografiche uniche, si trova la Maison J.H. Quenardel che da oltre un secolo è dedita alla produzione di champagne, seguendo tutto il processo di realizzazione, dalla lavorazione dei campi alla commercializzazione. Fondata da Henri Quenardel nel 1906, da allora la Maison produce e commercializza Champagne autonomamente a partire da uve di proprietà. L’azienda prosegue oggi il suo lavoro nel rispetto delle tradizioni trasmesse di generazione in generazione.
Inoltre, il terroir delle colline di Ludes gode di una posizione particolare e di condizioni metereologiche che hanno permesso a questa terra di essere qualificata Premier Cru, appellativo che garantisce una qualità delle uve coltivate di altissimo livello.
I vini della Maison J.H. Quenardel sono interamente prodotti e vendemmiati nell’area di produzione a denominazione di origine controllata Champagne (in francese AOC – Appellation d’Origine Contrôlée) che si estende per poco più di 34.000 ettari sul territorio francese, a circa 150 chilometri da Parigi. L’Appelation d’Origine Contrôlée Champagne permette al vino prodotto di essere legato e vincolato al territorio che gli dà origine, attraverso la definizione di una serie di regole e condizioni che coinvolgono e caratterizzano ogni fase della produzione. Le uve impiegate nell’elaborazione dei vini di Champagne presentano infatti caratteristiche uniche al mondo, risultato di una posizione geografica, di un suolo e di un clima particolare che conferiscono al prodotto una propria identità e unicità.
Viticoltori di padre in figlio
La storia della Maison J.H. Quenardel ha inizio nel 1906, quando Henri Quenardel decide di produrre e commercializzare champagne autonomamente con le uve della tenuta di proprietà. La Maison nasce con uno scopo ben preciso: produrre champagne con uve coltivate e lavorate solo artigianalmente, ponendo un’attenzione rigorosa alla vigna e operando nel pieno rispetto del territorio circostante. Consapevoli ed amanti del grande patrimonio paesaggistico della Champagne, i Quenardel hanno sin dagli esordi adottato un approccio alla viticoltura sostenibile, con l’obiettivo di valorizzare la qualità rispetto alla resa, l’eccellenza sulla redditività.
La storia della cantina prosegue negli anni Trenta, quando ad Henri Quenardel si unisce il figlio Jean, la seconda generazione a guida della Maison francese, che, tramandando l’esperienza acquisita negli anni, conduce l’azienda fino ai giorni nostri che vedono in prima linea la terza e la quarta generazione con Henri Quenardel e suo figlio Jean Charles.
Negli anni l’azienda si è sviluppata nel rispetto delle tradizioni trasmesse di generazione in generazione, prendendosi cura delle vigne con dedizione e attenzione costante. Oggi i Quenardel gestiscono l’azienda con la stessa passione di cento anni fa, perseguendo l’obiettivo di offrire champagne rari, naturali e dal carattere autentico.
Oggi la struttura aziendale si compone della Maison J.H. Quenardel scev, ovvero la società di produzione di champagne nata nel 1906 che si occupa di ogni fase della produzione, dalla vigna alla bottiglia finita, gestita da Henri Quenardel e Jean Charles Quenardel e della Quenardel Diffusion sas, ovvero la società di vendita ed esportazione di champagne fondata nel 2016. Quest’ultima è la struttura commerciale del marchio J.H. Quenardel che opera con esclusività territoriale per il mercato estero, e i cui soci sono Olivier Quenardel e Alexandre Quenardel. Se la J.H. Quenardel fa della materia prima e del territorio i suoi punti di forza, la Quenardel Diffusion sas crede nella fortificazione di un’immagine di marchio di nicchia.
Due società diverse, ma complementari, che collaborando lavorano per ottenere un prodotto di prima qualità e un’immagine vincente.
Qualità, rispetto dell’ambiente e autenticità: sono queste le parole chiave della produzione Quenardel, che risulta oggi una delle poche cantine a conduzione familiare ad occuparsi ancora di ogni singola tappa della produzione, garantendo uno champagne dalle caratteristiche naturali unico nel suo genere, riconosciuto dagli appassionati e dai più grandi sommelier del mondo. Le cuvée prodotte dai Quenardel sono le uniche riconosciute dal sommelier Giuseppe Vaccarini, vincitore del titolo Miglior Sommelier ASI.
I vitigni e la produzione Quenardel
I vitigni
All’insegna del principio per cui “per avere un buon vino si deve partire innanzitutto da una buona uva” la tenuta Quenardel a Ludes si compone di diversi terreni di proprietà dove vengono coltivati i tre “cru” tipici della regione. Oggi infatti i tre vitigni autorizzati per la produzione dello Champagne sono: lo Chardonnay, il Pinot Noir e il Pinot Meunier. La Maison Quenardel coltiva tutti e tre i vitigni autorizzati nella regione.
Chardonnay. I vitigni Chardonnay si trovano a Cernai-Les-Rèims, zona caratterizzata da un terreno freddo e ricco di argilla e sulla Côte de Sézanne, caratterizzata invece da un terreno di gesso. Lo Chardonnay offre vini contraddistinti da aromi freschi e delicati e da note minerali, di fiori bianchi e agrumi. Lo Chardonnay è il vitigno che impiega più tempo degli altri a sviluppare le proprie caratteristiche per via della sua lenta evoluzione. Per questo motivo è il vitigno ideale per l’invecchiamento ed è in grado di produrre vini fini ed eleganti, caratterizzati in alcuni casi anche da note tostate.
Pinot Noir. I vitigni di Pinot Noir sono situati a Ludes sulla Montagne de Reims e sono denominati “Premier Cru”. È il vitigno che infonde corposità e struttura al vino e dà vita a vini intensi ed aromatici, dalla personalità decisa.
Pinot Meunier. Situati anch’essi a Ludes, nei pressi della Montagne de Reims “Premier Cru”, i vitigni Pinot Meunier conferiscono rotondità all’assemblaggio e i vini che se ne producono sono morbidi e fruttati.
Una viticoltura sostenibile, l’interpretazione Quenardel dello Champagne
Uno dei tratti distintivi e motore di tutte le attività della Maison J.H. Quenardel è l’amore verso il proprio territorio e soprattutto la ferma volontà di operare nel rispetto del paesaggio circostante, con il fine non solo di salvaguardare il patrimonio della regione, ma anche di ottenere uve di prima qualità che producono vini unici ed autentici.
Con questi capisaldi, la Maison J.H. Quenardel pratica una viticoltura sostenibile, inerbando i terreni, controllando la crescita naturale dell’erba e dando la priorità alla salute delle uve rispetto alla resa. Nel lavoro in vigna della cantina Quenardel viene evitato il ricorso all’uso di pesticidi o prodotti chimici a vantaggio di un buono sviluppo qualitativo delle uve.
L’attenzione posta nel lavoro in vigna ripaga anche nelle fasi successive del processo produttivo: la qualità molto elevata delle uve che è stata ottenuta consente infatti ai produttori di non usare additivi sbiancanti per accelerare i processi di vinificazione e correggere le imperfezioni sanitarie delle uve.
Gli Champagne Quenardel rispettano rigorosamente i tempi adeguati di vinificazione, facendo cambiare il colore del vino in modo naturale, e l’assemblaggio viene effettuato solo con vini invecchiati.
Dal 1906, gli Champagne J.H. Quenardel vengono immessi nel mercato al momento giusto della loro vinificazione, quando sono in grado di esprimere tutto il loro potenziale e solo quando possono dare vita a un prodotto d’eccezione.
Una produzione artigianale
Dalla vite alla bottiglia, dal lavoro nei campi alla raccolta manuale delle vigne, dall’assemblaggio al dégorgement manuale, la Maison J.H. Quenardel si occupa direttamente di ogni singola fase del processo di produzione.
Le tappe
La vendemmia viene effettuata 97 giorni dopo la prima fioritura, rigorosamente a mano per poter controllare e selezionare solo uve di prima qualità. Anche la pressatura, che avviene subito dopo, viene realizzata in maniera lenta, attenta e scrupolosa, per assicurarsi che la qualità delle uve rimanga intatta.
A seguire avviene la prima fermentazione, ossia quella alcolica, che viene effettuata in autoclave ad una temperatura controllata. Quotidianemente viene effettuato un monitoraggio della fermentazione attraverso il controllo accurato della temperatura e della massa volumica.
La fase successiva della produzione è probabilmente la parte più delicata e un momento chiave di tutto il processo: l’assemblaggio. Vengono infatti assemblati fra loro fino a 30 vini invecchiati, di diversi cru e annate con caratteristiche aromatiche e organolettiche differenti.
Un’altra fase di particolare importanza è l’imbottigliamento o tirage. In conformità alla regolamentazione che ne vieta il travaso, il vino deve essere commercializzato nella bottiglia (in vetro) in cui è stato elaborato ed è in questa stessa bottiglia che viene aggiunta al vino una miscela, detta “liqueur de tirage” composta da vino, zucchero, lieviti e sostanze minerali, che rende possibile la seconda fermentazione. Per concludere l’imbottigliamento viene applicato un tappo a corona; quindi le bottiglie vengono depositate in cantina.
La seconda fermentazione, chiamata in francese “Prise de mousse”, è la fase in cui il vino diventa spumante. Durante la seconda fermentazione che dura dalle 6 alle 8 settimane, i lieviti consumano lo zucchero e liberano nel vino, oltre all’alcol e all’anidride carbonica, esteri e alcoli superiori, che contribuiranno anch’essi a definire le caratteristiche sensoriali del vino. Le bottiglie rimangono in cantina per un lungo periodo di affinamento, fino a 7anni, ad una temperatura di 10°c/11°c.
Successivamente ha luogo l’operazione di “remuage”, necessaria per restituire al vino la sua limpidezza, ed eliminare i sedimenti che si sono formati nel collo della bottiglia dopo la “prise de mousse”. Il “remuage” viene fatto manualmente: una ad una, le bottiglie vengono girate 14 volte, di 1/6 di giro.
Dopo il “remuage” si effettua il “dégorgement” manuale, detto “à la volée”. La bottiglia capovolta viene stappata e viene raddrizzata velocemente per far sì che la pressione faccia fuoriuscire solo una piccola quantità di vino insieme ai residui.
Una delle ultime fasi, l’ultimo tocco prima che la bottiglia venga tappata è, infine, il “dosage”. Prima di tappare le bottiglie, lo chef de cave aggiunge una piccola quantità di “liqueur” per arricchire la gamma aromatica del vino e contribuire allo sviluppo sensoriale del prodotto finale. Il “liqueur” può essere aggiunto in maniera minima e il più neutrale possibile o in maniera significativa, in base al vino che se ne vuole ricavare. La Maison J.H. Quenardel limita particolarmente l’aggiunta di “liqueur” in modo tale che possa essere preservato il gusto autentico del vino.
Per concludere, avviene la tappatura e l’etichettatura. Le bottiglie vengono tappate e vestite di un “habillage” che riflette la tradizione champenoise trasmessa da generazione in generazione. Il tappo deve riportare la denominazione Champagne e l’annata, in caso di un millesimato.
Il mercato e le prospettive future
I mercati in cui la Maison J.H. Quenardel è attualmente presente sono, oltre alla Francia, quelli di Belgio, Inghilterra, Germania, Svizzera e Italia.
La produzione è di circa 120.000 bottiglie all’anno, ma si stima una capacità produttiva futura di 200.000 bottiglie all’anno mantenendo lo stesso processo di produzione artigianale con solo uve di proprietà.
Seppur continuando a fare leva sull’esclusività e l’eccellenza del prodotto, l’obiettivo di Quenardel è quello di ampliare la propria notorietà e diventare visibili anche al grande pubblico.
Inoltre, la Maison J.H. Quenardel ambisce ad incrementare la sua presenza nel mercato italiano, attraverso un’immagine legata al territorio, all’artigianalità e alle tradizioni tramandate di generazione in generazione.