La vendemmia in Champagne è iniziata il 2 settembre. Nonostante le condizioni climatiche difficili durante il periodo di maturazione, la regione prevede un raccolto di grande qualità.
Mentre nei settori più precoci la raccolta è appena iniziata, nella maggior parte dei vigneti partirà nei prossimi giorni. La vendemmia, interamente manuale, dei circa 34.000 ettari della denominazione coinvolgerà tra le 100.000 e le 120.000 persone e durerà tra le due e le tre settimane.
Dall’inizio dell’anno fino alla fine di luglio, la stagione viticola è stata particolarmente tranquilla, con pochissime gelate o grandinate e peronospora e oidio contenuti; solo il rifornimento d’acqua dei suoli, dopo un inverno particolarmente secco, poteva destare preoccupazione.
Il clima di agosto è stato più incerto, caldo e insolitamente umido e ha portato alla comparsa di focolai di botrite. Fortunatamente, questo clima ha favorito anche “il peso eccezionale dei grappoli, più di 220 grammi in media, cosa mai vista in Champagne”, ha spiegato Maxime Toubart, Presidente dei Vigneron e co-Presidente del Comité Champagne, che aggiunge: “questi grappoli numerosi e generosi ci permetteranno di selezionare solo quelli perfettamente sani”.
“Gli Champenois organizzeranno i loro percorsi di raccolta per garantirsi uve di grande qualità”, ha confermato David Chatillon, Presidente delle Maison di Champagne Presidente dei Vigneron e co-Presidente del Comité Champagne, che aggiunge che “tenuto conto del carico d’uva nei vigneti, anche selezionando solo i grappoli migliori, tutti i professionisti dovrebbero raggiungere senza difficoltà la resa disponibile, fissata a 11.400 kg/ha”.
Il Comité Champagne, creato dalla legge francese del 12 aprile 1941, ha sede a Epernay e riunisce tutti i viticoltori e tutte le Maison di Champagne. L’organizzazione interprofessionale rappresenta uno strumento di sviluppo economico, tecnico e ambientale. Il Comité Champagne mette le due professioni in relazione tra loro e conduce una politica di qualità costante e di valorizzazione del patrimonio comune della denominazione.