Il nuovo La Forêt Blanc de Noirs 2020 di Alexandre Bonnet sulla Place di Bordeaux

Pubblicato il 22 aprile 2025

Un sigillo d’eccellenza dal respiro internazionale per la nuova cuvée: l’ingresso nella più antica e prestigiosa selezione di fine wine al mondo consacra La Forêt come vino di alto profilo ancor prima del suo imbottigliamento

Esaltare il Pinot Noir di Les Riceys in tutta la sua nobiltà: questo l’obiettivo che Domaine Alexandre Bonnet si è posto per La Forêt Blanc de Noirs 2020, lo champagne che sintetizza in bottiglia la parcella più scoscesa del Domaine, La Forêt, esposta a pieno sud e coltivata a Pinot Noir da oltre 50 anni.

L’avvicinamento della prima annata di Blanc de Noirs ottenuta da questa vigna alla Place de Bordeaux è stato naturale: il know how plurisecolare dei negociants bordolesi, che permette ai grandi vini internazionali l’accesso privilegiato alle nicchie più prestigiose dei mercati esteri, ha riconosciuto l’eccellenza in termini di qualità e distintività di La Forêt Blanc de Noirs 2020, omaggiandola di un posizionamento strategico senza eguali ancor prima del suo imbottigliamento.

Il carattere deciso, selvaggio e vibrante di questa meravigliosa espressione di Pinot Noir firmata Alexandre Bonnet, interpretata dall’unicità di Les Riceys e scolpita dai suoli di kimmeridgiano, è decisamente eccezionale per finezza e generosità. Il clima soleggiato ma fresco, la viticultura di precisione, la lenta pressatura e la decantazione statica contribuiscono, insieme ai 39 mesi sui lieviti, alla definizione della prima annata di Blanc de Noirs di La Forêt: una cuvée che non necessita di solfiti, né di dosaggi, dedicata agli amanti dei grandi vini raffinati, eleganti e carnali.

«Essere sulla Place di Bordeaux con La Forêt Blanc de Noirs 2020 segna una pietra miliare per il Domaine. Il Pinot Noir è stato piantato a La Forêt nel 1973: questo vino è il risultato della cura di un vigneto cinquantennale che consacra un pezzo di storia di Les Riceys, oltre alla sua unicità» spiega Arnaud Fabre, presidente del Domaine Alexandre Bonnet. «La vocazione di La Forêt ci ha messo alla prova, con i suoi 45° di inclinazione e la sua esposizione inusuale, ma è una sfida che ci ha pienamente ripagati del lavoro di questi ultimi anni».

Alla guida del domaine dal 2019, Fabre ha subito concentrato il lavoro in vigna e in cantina sulla valorizzazione profonda di Les Riceys e delle sue unicità, territorialmente e culturalmente a cavallo tra Champagne e Borgogna.  Ne deriva una gamma vini che vanta tre DOC – Champagne, Coteaux Champenois e Rosé des Riceys - e racconta l’essenza dei terroir di questa perla della Côte des Bar, la più vasta (884 ettari) e meridionale della denominazione Champagne, oggi tra i protagonisti della rinascita qualitativa dell’Aube.