Nel primo quadrimestre 2020 la Doc Sicilia registra un calo dell’imbottigliamento dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2019 in un contesto che vede il comparto vino italiano segnare un calo del volume del meno 35%.
Il Consorzio Vini Doc Sicilia ha preso parte venerdì 15 maggio 2020 a Sicilia En Primeur Global Webinar, seminario organizzato da Assovini Sicilia durante il quale il Presidente Antonio Rallo, alla presenza di 150 giornalisti della stampa internazionale, ha illustrato i numeri relativi alla Doc. I dati raccontano una Sicilia del vino che ad oggi regge l’onda d’urto causata dall’epidemia di Covid19. La Doc Sicilia infatti, nel primo quadrimestre 2020 registra un calo dell’imbottigliamento dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2019. A trainare il settore è il Nero d’Avola con un decremento delle bottiglie pari al 5%. Tiene il Grillo con un -13% rispetto al calo di imbottigliato del 17% dei vini bianchi in totale. Tutto questo in un contesto che vede il vino italiano perdere dal 35% al 40% del volume al mese a causa del lockdown. Resta l’incognita, forte, sulle modalità e la tempistica della ripartenza del canale Ho.Re.Ca. e del settore turistico che determineranno le future dinamiche di imbottigliamento e di vendita. Interessante anche il dato sulla vigilanza che il Consorzio di Tutela vini Doc Sicilia svolge a favore dei consumatori innanzitutto, ma anche di tutti i produttori. Lo scorso anno sono state fatte in totale 225 visite ispettive (circa una al giorno lavorativo), ad indicare il meticoloso e puntuale controllo delle produzioni che viene realizzato da parte della Doc Sicilia. Oggi la DOC Sicilia conta più di 460 aziende che imbottigliano, quasi 25.000 ettari, più di 8.354 aziende viticole. Una realtà importante che ha chiuso il 2019 con 95 milioni di bottiglie prodotte, il 19% in più rispetto al 2018 e che, come emerso dall’incontro, sta affrontando con reattività i danni causati dalla crisi in corso.