Il presidente Busi “Fase complicata, serve lavorare tutti insieme per il nostro territorio”
“Stiamo perdendo posizioni ed è francamente non più accettabile che ci muoviamo non solo in ordine sparso, ma spesso anche mettendoci i bastoni tra le ruote fra di noi. Se vogliamo reggere la concorrenza che sarà sempre più dura dobbiamo imparare a fare rete lavorando come una squadra toscana al di là delle singole etichette” così Giovanni Busi, Presidente del Consorzio Vino Chianti ha spiegato ai rappresentanti di varie categorie imprenditoriali riuniti per anticipare la presentazione della prossima edizione di Chianti Lovers 2019.
Al’incontro erano presenti i rappresentanti di Legacoop, Confindustria e Confcooperative “che – spiega Busi – hanno mostrato un sincero interessa per le nostre idee. Del resto il vino non è un’isola felice ma sta dentro un contesto plurale e comune per cui se la macchina toscana gira meno tutti i settori economici ne risentono”.
“La fase è oggettivamente complicata – sintetizza il Presidente del Consorzio Vino Chianti –. Nell’anno che ci lasciamo alle spalle le produzioni vitivinicole toscane hanno fatto registrare una perdita del 4% complessiva. In un mercato come quello della Germania, che è fra i principali sbocchi dell’export del vino italiano, abbiamo perso ben il 20% e in Canada siamo a meno 14%. Tiene, anzi, aumenta la domanda sul mercato nazionale, che resta il nostro 1° cliente rappresentando circa il 30% del mercato del Chianti e, nella GDO Italia, il Chianti ha segnato un +3% in termini di bottiglie vendute e un +6% in termini di prezzo/bottiglia. E cresciamo anche sul mercato orientale. Ma è ovvio che se stiamo fermi a guardare, le conseguenze non potranno che essere negative”.
Per Busi quindi la Toscana deve muoversi come squadra. “Il Chianti è la Toscana, Chianti nell’immaginario del Mondo non è solo vino per questo serve valorizzarlo. Per questo serve una più stretta collaborazione fra tutti gli enti del territorio che superi i vari campanilismi. Se oggi non si collabora si rischia davvero di perdere un treno che potrebbe essere l’ultimo” conclude il Presidente del Consorzio Vino Chianti.