Nell’anno del cibo, un convegno per interrogarsi sulla sfida che abbiamo davanti, tra valorizzazione e sostenibilità, tra tecnologia e tradizione. attraverso ricerche, dati, case history, formazione e tavole rotonde, il Food & Wine Tourism Forum del 21 giugno 2018 sarà un percorso di stimoli che proverà a dare risposte alle tante domande e, speriamo, a porne di nuove.
Grinzane Cavour, 27 aprile – Si è svolto oggi al Castello di Grinzane Cavour (CN), Patrimonio UNESCO, il convegno “Viaggiatori del vino, istruzioni per l’uso”, dalle 9:30 alle 12:30. L’iniziativa nasce in seno al progetto “AMPELO. Accoglienza per Mercati Internazionali in Alta Provenza E Langhe Roero” sviluppato all’interno del Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Francia ALCOTRA V 2014-2020, e rappresenta il primo passo del progetto e l’occasione per comprendere più a fondo le tendenze e lo sviluppo futuro dell’enoturismo internazionale.
Durante il convegno sono stati presentati i trend e le tendenze del turismo enogastronomico in Europa da parte dell’Università di Bergamo; il digitale e il suo ruolo tra turismo e agrifood da parte di H-Farm, una tra le principali realtà nel panorama della digital economy europea, mentre il tour operator francese Wine Passeport ha relazionato in merito alla commercializzazione dell’offerta enoturistica, la clientela e le sue aspettative, oltre alla strutturazione dell’offerta enoturistica che sarà esposta attraverso il marchio di Atout France “Vignobles & découvertes”.
L’obiettivo del progetto è migliorare la qualità dell’accoglienza e dell’offerta enoturistica nei territori partner: l’Alta Provenza e la sua produzione del vino AOP Pierrevert e Langhe Roero. Si intende raggiungere l’obiettivo attraverso la formazione e la crescita culturale sull’enoturismo dei territori coinvolti.
I partner transfrontalieri del progetto sono: l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour e l’Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero sul lato italiano, e l’Ufficio del Turismo dell’Agglomerazione Durance Luberon Verdon (territorio delle Alpi di Alta Provenza) e l’UESS (l’Université Européenne
des Senteurs & des Saveurs) centro di formazione e ricerca nella filiera dei sapori e dei profumi.
I destinatari delle attività programmate nel progetto sono i produttori vitivinicoli, la cui occupazione principale non è il turismo, anche se rappresenta una tessera fondamentale della filiera enoturistica.
Qualche stralcio degli interventi:
ÀMPELO. Progetto a valere sul Programma Alcotra Italia-Francia 2014-2020
Olivier Bagarri, Direttore dell’UESS – Unversité Européenne des Senteurs & des Saveurs
Il turismo del vino richiede una reale strutturazione dell’offerta, una forte cooperazione tra i vari attori della sua catena del valore, privata e pubblica, capacità di comunicazione e accoglienza dei turisti stranieri.
La commercializzazione dell’offerta enoturistica: il cliente e le sue aspettative
Morgan Hubert, Direttore Generale del tour operator Wine Passeport
È importante rispondere tempestivamente alla domanda degli enoturisti con offerte specifiche. Le loro esigenze ed aspettative sono sempre più specifiche, anche per questo il 90% delle nostre offerte sono personalizzate sui nostri clienti.
La strutturazione dell’offerta enoturistica. Il marchio di Atout France “Vignobles découvertes
Amelie Verennes, Responsabile enoturismo de La Provence Verte
Il progetto mira a identificare, attraverso un marchio di livello nazionale, le destinazioni che sanno offrire un prodotto completo unendo diversi fattori come il vigneto, il patrimonio culturale, le attività naturali, immateriali, sportive e ricreative, e l’accoglienza. Lo scopo è fornire al turista una qualità dell’accoglienza e uno spirito di condivisione facilitando il suo soggiorno e restituendo un’esperienza di qualità grazie a un partenariato forte tra il mondo del turismo e il mondo dei produttori vitivinicoli.
Trend e tendenze del turismo enogastronomico in Europa.
Elena Viani, Progettazione e Gestione dei Sistemi Turistici, Università di Bergamo
L’università di Bergamo, presenta un’indagine secondo la quale il 93% degli intervistati ha partecipato ad attività enogastronomiche nel corso dei suoi viaggi più recenti. Tra le peculiarità il turismo enogastronomico ha un deciso impatto positivo sull’economia, sull’occupazione e sul patrimonio locale; per l’economia locale, è un mezzo di rivalutazione dei saperi e della cultura del luogo. Il food è un settore labour intensive (e pertanto capace di creare occupazione); attrae turisti con alta capacità di spesa, alla ricerca di prodotti di alta qualità. Incrementa la percezione positiva di una destinazione.
È importante saper guardare ai mercati e ai competitor: un’indagine dell’UNWTO tra i membri dei Ministeri del turismo di 29 Paesi restituisce tra i principali risultati che l’87% degli intervistati ritiene l’enogastronomia un elemento strategico per definire l’immagine di una destinazione.
Food Tourism. Come il digitale connette turismo e agrifood.
Carlo Vischi e Andrea Casadei, H-Farm
I consumatori e i turisti cercano, raccolgono informazioni e condividono le esperienze legate al cibo utilizzando sempre più strumenti digitali. I produttori dei prodotti enogastronomici invece non hanno ancora raggiunto questa consapevolezza, la tendenza è di non presidiare i mercati digitali pensando che non serva. Invece, il food online vale ormai miliardi di dollari, solo in Italia sono 800 milioni nel solo 2017. il mercato del vino online, è cresciuto del 600% dal 2007 e nel 2016 valeva 4,3 miliardi di euro nel mondo. L’88,2% dei travellers mette il cibo locale come primo valore percepito di un viaggio.