La guida dei distillati ha assegnato il massimo riconoscimento per i Ginevra e Nimium dell’azienda piemontese guidata da Franco Cavallero
Doppio successo per Gin Agricolo, nella seconda edizione della guida “Spirito Autoctono” (ed. Touring Club) dedicata a distillati, amari e bitter italiani. Ad aggiudicarsi l’Ampolla d’Oro – il massimo riconoscimento della guida, assegnato in base ai criteri di aderenza al territorio, equilibrio gustativo e attenzione all’etica ed ecosostenibilità della produzione – sono i due gin Evra e Nimium di Gin Agricolo. Il premio, che simboleggia la ricerca di quel rapporto speciale e autentico tra il prodotto, le materie prime, la storia e il genius loci, sancisce un importante traguardo per il titolare di Gin Agricolo, Franco Cavallero, già noto per i suoi vini delle Cantine Sant’Agata. È lui che nel Monferrato, tra le province di Asti e Alessandria, ha riscoperto il suo territorio d’origine coltivando le botaniche da distillare con lo stesso metodo rigoroso con cui seleziona i vigneti cru: dopo una vita passata tra i filari nelle splendide colline astigiane, infatti, il lavoro di Franco dimostra che la fertilità e la magia di questa terra non si limita a riempire di gusto solo gli acini d’uva, ma numerosi altri frutti riescono ad esprimervisi con risultati eccellenti.
«Mi sono sentito più volte paragonare ad alcuni produttori di Rum Agricolo – spiega Cavallero – che per aumentare la qualità del loro distillato hanno iniziato a controllare tutta la filiera di produzione fino ad arrivare a selezionare dei veri e propri cru di territorio per aumentare la qualità in fase di assemblaggio finale. Da lì, il nome mi è venuto spontaneo ed ho iniziato a mettere sulle etichette delle boccette di prova “Gin Agricolo”».
Ecco i due gin vincitori dell’Ampolla d’Oro di Spirito Autoctono:
Evra è il gin ai lamponi per eccellenza, prodotto prevalentemente con lamponi freschi che si sposano perfettamente con l’austerità del ginepro, le sensazioni di freschezza derivanti da menta e cardamomo completano il quadro aromatico alla perfezione. Il gusto morbido ed avvolgente dei frutti rossi viene rafforzato nella sua complessità dal sapore misterioso delle mandorle e delle foglie di pesco donando una sensazione orientale.
Nimium è “l’effetto wow” scatenato dal fatto che il gin cambia colore quando si miscela con la tonica, diventando purpureo grazie alla presenza degli antociani rilasciati dal fiore Clitoria Ternatea di origine thailandese. Dal profumo leggermente agrumato, rinfrescato e ammorbidito dalle essenze floreali che lo rendono piacevole e gradevolmente amarognolo. Il cambiamento di colore coinvolge non solo l’aspetto, ma ne cambia la percezione aromatica, esaltando il gusto di viola e rosa.
Della linea di gin “Gin Agricolo” fanno parte anche:
Blagheur, gin erbaceo, al profumo le note aromatiche del cumino, la salvia Sclarea, il tanaceto e la menta si fondono con l’aroma del ginepro.
Gadan, gin fresco, dal profumo marcato di ginepro, rinfrescato e ammorbidito dalle essenze floreali che lo rendono piacevole e gradevolmente amarognolo.
Plandron: Questo Ron de Panama ha origine dalla lavorazione delle piante di canna da zucchero, fondamentali per dare origine a un distillato di qualità. Il Rum viene fatto affinare in botti di rovere che hanno contenuto in precedenza Jack Daniels Tennesee Whisky per alcuni anni proprio a Panama, area in cui il clima favorisce la rapidità della fase di invecchiamento; in seguito le botti vengono selezionate dando spazio alla fantasia per creare il bland.
Amaro Essenziale: prodotto utilizzando Brandy Italiano. Un amaro profumatissimo, molto bilanciato, dall’aroma prevalentemente erbaceo e misterioso, con sfumature balsamiche e agrumate. Amaro dal basso contenuto di zucchero, non solo da fine pasto, ma pensato per una miscelazione contemporanea. Perfetto per un Milano/ Torino alternativo, non solo da conversazione dopo cena, ma servito come aperitivo.
Nonis Februariis Vermouth Superiore di Torino, ottenuto da Vino Ruche’ di Castagnole Monferrato e si ricollega alla filosofia “agricola” come per la produzione di gin, il 100% delle botaniche piemontesi sono autoprodotte. Al naso note di rosmarino, accompagnati da note di sandalo, muschio, mirra, noce moscata. Al sorso risulta ricco, accompagnato da vibranti note di arancia amara e cacao.