È avvenuta il 25 ottobre a Milano nella sede del Corriere della Sera, l’assegnazione dei premi speciali della guida “I 100 migliori vini e vignaioli d’ Italia”
È la guida firmata dal vicedirettore de Il Corriere della Sera Luciano Ferraro, insieme al critico e “wine killer” Luca Gardini, a proclamare Francesca Moretti, Presidente di Terra Moretti Vino, come Premio al Vignaiolo dell’anno.
A Francesca è stato riconosciuto l’impegno a non arrendersi ai mutamenti climatici e a mettere in pratica una costante cura, attenzione e rispetto del territorio, tra sostenibilità e tecnologia.
La sostenibilità è un principio che da sempre guida Francesca Moretti ed il suo gruppo di lavoro: dalla conduzione biologica di Sella&Mosca, alla certificazione Equalitas per Teruzzi, fino alla messa a punto di un sistema di lavorazione della vigna, firmato Terra Moretti Vino.
“Noi abbiamo 6 cantine, che sono situate in 6 regioni diverse, e anche in queste aree abbiamo decine di territori con caratteristiche pedoclimatiche differenti, con una biodiversità unica per ogni vigna. Abbiamo imparato che quel che vale per la Franciacorta non può valere per la Sardegna, pertanto abbiamo messo a punto un sistema di gestione della campagna firmato Terra Moretti Vino, che si traduce in agricoltura di precisione e enologia leggera. In poche parole, per trattare l’uva in maniera più naturale possibile in cantina, è necessario una cura maniacale della vigna, che impieghi la tecnologia come risorsa per essere sempre più sostenibili” afferma Francesca.
Per Terre Moretti Vino, dunque, è fondamentale adeguare la viticultura ai grandi cambiamenti del tempo, da quelli climatici a quelli tecnologici lavorando a stretto contatto con università, fondazioni, e laboratori accreditati.
“Impieghiamo i cavalli in alcune vigne, mentre in altre stiamo mettendo a punto l’utilizzo di robot e di droni. Da una parte analizziamo i dati del satellite per capire lo stato di salute delle piante, dall’altro adottiamo la dendrochirurgia e la potatura manuale secondo il metodo Simonit&Sirch, per fare in maniera che le piante vivano il più a lungo possibile, abbiano radici forti e profonde e non subiscano stress idrici dovuti alla siccità. Con questo approccio il nostro patrimonio vitato (più di mille ettari in tre regioni) è salvaguardato” prosegue Francesca.
Vittorio Moretti le ha affidato il ruolo di Presidente della parte Vino nel 2020. Il gruppo conta oggi sei aziende vitivinicole tra Franciacorta (Bellavista e Contadi Castaldi, , Toscana (Petra, Tenuta La Badiola e Teruzzi) e Sardegna (Sella & Mosca). Cantine che si distinguono per la qualità dei vini prodotti e per la loro struttura avveniristica, frutto dell’esperienza e della capacità di visione di Vittorio Moretti, che ha sempre interpretato i territori continuando ad innovare.
Ed è proprio al padre Vittorio che Francesca dedica questo premio, concludendo: “è lui che mi ha insegnato ad amare la terra, a rispettarla, ad averne cura per lasciare un mondo migliore ai miei figli, ai suoi nipoti. È lui che ha chiamato il nostro gruppo Terra Moretti, che è una promessa, una sfida, un impegno che ci prendiamo insieme nei confronti del futuro”.