Nozze di porcellana per Foglio 38 della storica azienda Bolgherese Fornacelle che da sempre si distingue per lungimiranza e avanguardia nella sua produzione. È infatti con la vendemmia del 2004 che si decise di imbottigliare la vigna contrassegnata dal foglio 38 particellare numero 236 che da sempre si era distinta per uve Cabernet Franc di spiccata piacevolezza.
Il disciplinare di Bolgheri all’inizio degli anni 2000 non prevedeva una tipologia per le vinificazioni in purezza. Tutto quello che va al di fuori del blend individuato dalla neonata Bolgheri DOC si individua come IGT Toscana; già è forte la voce dei Supertuscan e Foglio 38 si inserisce subito in questa breccia a cavalcare un’onda nuova, quando ancora i vini da monovitigno Cabernet Franc si contavano sulle dita di una mano a Bolgheri. Si decise nel 2011 che il territorio marca più del vitigno dunque non solo i tipici blend bordolesi erano capaci di esprimere l’unicità di questo microcosmo. Foglio 38 diviene Bolgheri Superiore.
Un vino fortemente voluto dall’enologo Fabrizio Moltard e dai titolari dell’azienda Stefano Billi e Silvia Menicagli, inizialmente vinificato per la produzione dello storico Guardaboschi Bolgheri Superiore DOC, vino simbolo della cantina, prodotto nella storica vigna coltivata già alla fine del 1800, dal nonno di Stefano Billi, Giulio Batistoni, mezzadro dei conti Della Gherardesca. La nascita dell’azienda Fornacelle si deve proprio a Giulio, quando
a seguito della riforma agraria gli venne data la possibilità di riscattare dei terreni e iniziare la propria produzione di vino.
Un vino che riunisce la storia di tutta la famiglia; l’etichetta, disegnata dal fratello di Silvia, Franco Menicagli, è la stampa del dipinto olio su tela dal titolo “I campi”. Foglio 38 si inserisce nella collezione “Bolgheri Artistica” insieme a Fornacelle IGT Toscana Bianco da uve Semillon, e Erminia, il vino dedicato alla figlia, da uve Merlot in purezza, la cui etichetta è stata disegnata da Fabrizio Breschi. La linea “Bolgheri Artistica” esprime l’attenzione per le varie componenti del produrre vino arricchita da uno slancio sperimentale per il quale la capacità manuale di lavorare la terra e l’uva viene associato ad una vena creativa che si unisce all’artigianalità. La linea “Bolgheri Classica”, risultato dell’accurato lavoro di scoperta delle potenzialità del terroir Bolgherese e dei suoi vitigni tipici, si individua dall’etichetta raffigurante un albero a forma di cuore con le radici ben visibili ripreso da un disegno della figlia Erminia. Questo è il “vestito” di Guardaboschi Bolgheri Superiore DOC, Zizzolo Bolgheri Rosso DOC e Zizzolo Bolgheri Vermentino DOC.
La metodologia di produzione di Foglio 38 è sempre stata la stessa. Si utilizzano barrique aperte di rovere francese per la vinificazione e si procede poi con follature manuali. Il vino procede poi in un affinamento di 18 mesi nelle stesse barrique nuove, in cui è avvenuta la fermentazione per terminare altri 18 mesi di affinamento in bottiglia.
Foglio 38 è stato celebrato quest’anno in un evento esclusivo che riporterà in degustazione 12 delle 20 annate a riprova che Bolgheri è sempre stato e sempre sarà un territorio capace di donare ai vini una straordinaria magia e l’uomo ormai ben consapevole di questa ricchezza che si riversa naturalmente nel vivere e nei prodotti della terra, può osservarne la grande bellezza.