L’azienda vinicola Fornacelle, situata nel cuore del territorio bolgherese, consolida il suo connubio con l’artista Franco Menicagli, dimostrando che viticoltura e arte si completano e possono trasmettere, pur servendosi di differenti modalità espressive, un concetto fondamentale: il lavoro dell’uomo esiste solo in relazione all’ambiente circostante, che diventa unica e sola fonte di vita, energia e movimento.
Stefano e Silvia Billi, proprietari dell’azienda Fornacelle dal 1998, portano avanti su queste terre l’impegno di quattro generazioni. Lavorano ogni giorno in vigna gestendola nel rispetto dell’ambiente utilizzando una conduzione sostenibile in lotta integrata. Il territorio non determina per loro solo una posizione geografica, ma plasma tutto ciò che circonda formando un unico sistema dinamico, che segue lo scorrere del tempo.
Fornacelle, non è un nome scelto a caso, in quelle zone, costituite da lingue di terra ferrosa, sorgevano antichi forni etruschi e il vino prodotto racconta la sua storia attraverso le sensazioni e le emozioni che trasmette.
«La nostra storia ci racconta, siamo agricoltori da generazioni, dal bisnonno Giulio che lavorava questi vigneti nell’ottocento. La nostra famiglia proviene da questo mondo, da una cultura contadina, che conosce i ritmi della terra, i cicli stagionali della natura e sa, che non si possono addomesticare. – Ci dice Stefano Billi, proprietario dell’azienda Fornacelle - Il nostro compito è osservare, capire, assecondare, affinché la nostra energia si fondi e si amplifichi con quella del vigneto».
Già artefice dei disegni riprodotti sulle etichette dei vini Bolgheri Superiore, Foglio38 e Fornacelle Toscana, Franco Menicagli rinnova costantemente il sodalizio tra vino e arte.
Originario di queste terre ha collaborato ad impreziosire la cantina dell’azienda, inserendo una sua istallazione nella nuova barricaia.
L’opera d’arte, che utilizza materiali poveri di recupero, diviene simbolicamente il prodotto dell’uomo, rendendo evidente la sua natura effimera.
Ciò che crea è sempre in relazione con l’ambiente circostante, che serve da contenitore alle sue sculture e permette loro di assumere forme diverse e dinamiche che mutano al variare del contesto.
L’opera dell’uomo è fragile ed è strettamente dipendente da ciò che lo circonda, si crea dunque una relazione dinamica tra natura, persone e lavoro.
Nell’arte, come nella viticoltura il concetto di sistema che lega l’uomo all’ambiente è un principio fondamentale, che rende viva e dinamica un’opera d’arte e trasmette al vino personalità e colore.