La Guida Flos Olei assegna 99 centesimi al Frantoio Gaudenzi e a Quinta Luna nuovamente il premio qualità/quantità.
La parola al curatore Marco Oreggia. Domani 6 dicembre la premiazione a Roma.
“Sono poche le aziende in Italia a poter vantare un passaggio generazionale così positivo. Francesco e Rossana hanno saputo dar fiducia ai figli Stefano e Andrea, e i due ragazzi hanno fatto tutti i passi giusti per poter approdare nel frantoio di famiglia preparati e con le idee chiare.”
Così Marco Oreggia, curatore della guida Flos Olei, parla della famiglia Gaudenzi. Oreggia e il suo team di assaggiatori professionisti domani a Roma premieranno il Frantoio Gaudenzi con 99 centesimi – punteggio che corrisponde all’eccellenza – e per la seconda volta daranno a Quinta Luna il premio qualità/quantità, riconoscimento tradizionalmente appannaggio delle aziende spagnole, mediamente assai più grandi delle nostre.
Marco Oreggia conosce bene da anni tutti i membri della famiglia Gaudenzi, e ha seguito l’evoluzione del frantoio che con l’ingresso della nuova generazione ha vissuto una rapida e felice crescita.
“In questi vent’anni di guida ho potuto vedere poche imprese capaci di tanta innovazione come quella della famiglia Gaudenzi. Hanno saputo fare ricerca, sono molto concentrati sul proprio territorio e al contempo hanno voluto diversificare l’offerta dando al consumatore un’ampia scelta di extra vergine comunque collegati al territorio. Hanno obiettivi chiari e ogni anno praticamente escono con una novità. Il modello italiano è ancora molto legato alle imprese familiari, e purtroppo sono troppo poche quelle che investono cercando di accrescere il proprio patrimonio di oliveti. I Gaudenzi lo stanno facendo ormai da anni e hanno raggiunto quantitativi produttivi importanti. Non è un caso che Quinta Luna sia l’unico extra vergine italiano a poter competere con quelli spagnoli in fatto di rapporto qualità/quantità. Ma ci sono secondo me altri fattori importanti che hanno determinato il successo di questo frantoio. Con l’acquisto della nuova azienda nel comune di Spoleto e l’impianto delle nuove piante i Gaudenzi hanno dimostrato di essere già approdati all’olivicoltura 4.0, quella tecnologica e rispettosa del territorio, basata su cultivar autoctone e secondo la quale prima si sceglie quale olio si vuole produrre, e poi si progettano gli impianti.”
Insomma, secondo Marco Oreggia, il successo del Frantoio Gaudenzi sta tutto nella sua capacità di innovazione e ricerca, nell’attaccamento al territorio e nella volontà di diversificare l’offerta, nella coerenza dimostrata in tanti anni e nel saper ascoltare i mercati. “È un modello quasi unico nel suo genere, con una visione strategica chiara che tanti altri produttori dovrebbero seguire.”
Non potevano esserci parole migliori per premiare Francesco, Rossana, Stefano e Andrea, che ringraziano Marco Oreggia per la stima e l’affetto che fin dall’inizio hanno contraddistinto il loro rapporto. Ma i Gaudenzi sanno anche che la strada che hanno intrapreso è ancora lunga e che in realtà non finisce mai. Ma loro sono convinti che sia anche l’unica da percorrere.