La prima Riserva non si scorda mai. È appena uscito sul mercato Genesi 2016, il Ruchè Castagnole Monferrato DOCG di Cantine Sant’Agata che per la prima volta si fregia della menzione “Riserva”: si tratta del primo vino in assoluto con questa denominazione a presentarsi ai consumatori.
Per un vino abitualmente considerato di pronta beva vi è quindi la possibilità di essere sottoposto ad un più lungo affinamento di 24 mesi, dei quali almeno 12 passati in botte di legno, come approvato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. L’ente promotore per la richiesta di modifica del disciplinare è stato il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato.
Da qualche anno Cantine Sant’Agata ha iniziato un percorso di selezione dei vigneti, le cui uve vengono vinificate e affinate separatamente, e il titolare Franco Cavallero è felice di poter valorizzare il proprio lavoro distinguendo i prodotti di eccellenza con la menzione “Riserva”, anche per una maggiore trasparenza nei confronti del consumatore.
«L’esigenza di avere la menzione Riserva nasce dal mercato poiché il Ruchè raggiunge vari mercati internazionali e diverse tipologie di clienti – spiega Franco - Negli anni ‘90, il Ruchè era solo vinificato nella versione classica, senza affinamento. Poi è arrivata la DOCG che ha permesso di consolidare l’importanza di questo vitigno permettendo di usare la menzione vigna, ma non era ancora sufficiente. Dovevamo riuscire a dare una vera identità a tutti i vini prodotti e finalmente ora l’abbiamo».
Il Ruchè Genesi è il vino più rappresentativo di Cantine Sant’Agata. Prodotto solo nelle grandi annate con un appassimento delle uve in cassette per circa 3 settimane, viene poi affinato in legni di capacità diverse per circa 3 anni, per poi riposare ulteriori 6 mesi in vasche di acciaio a forma di uovo.