Due Multivarietali e cinque Monocultivar compongono la nuova collezione di olio extravergine a marchio Palazzo di Varignana, frutto di una raccolta abbondante, di ottima qualità e ricca di profumi. La novità è il Pandesco Bio, ottenuto da sole olive della cultivar Maurino
Dall’uliveto più grande dell’Emilia-Romagna, frutto di un lungimirante progetto di recupero agricolo nato nel 2015, arriva la nuova collezione di extravergini Palazzo di Varignana, composta quest’anno da due Multivarietali e cinque Monocultivar, per un totale di sette diversi extravergini che sono espressione del terroir unico dei colli bolognesi e di una stagione particolarmente fortunata: le piogge primaverili hanno mantenuto fresco il terreno, successivamente il caldo estivo ha limitato lo sviluppo di parassiti, e il risultato è stato un raccolto abbondante, fatto di olive sane e perfette, concluso un po’ in ritardo rispetto allo scorso anno, ma comunque con tempistiche più in linea con le usanze agricole, che storicamente fissavano tra ottobre e l’inizio di novembre il tempo migliore per la raccolta.
Gli extravergini
Novità della nuova campagna olearia 2024 è il Pandesco Bio, olio EVO ottenuto dalle sole olive della cultivar Maurino - a maturazione precoce, come la Nostrana – che gli conferiscono proprietà e caratteristiche organolettiche uniche. Questo extravergine si distingue per la trama vegetale complessa, l’eleganza, il profumo intenso che richiama l’oliva verde appena colta e i sentori di mandorla e lattuga appena tagliata. La ricchezza olfattiva e gustativa, che in generale contraddistingue tutte le cultivar di Palazzo di Varignana, è frutto di un’annata favorevole dal punto di vista climatico: le piogge primaverili hanno mantenuto fresco il terreno, successivamente il caldo estivo ha limitato lo sviluppo di parassiti, e il risultato è stato un raccolto abbondante di olive sane e perfette.
Olio Extravergine di Oliva Pandesco Bio | Palazzo di Varignana
Accanto al Pandesco, spiccano altri due biologici di eccellenza: a cominciare dal Claterna Bio, ottenuto esclusivamente con olive della cultivar Ghiacciola, varietà autoctona che si distingue per le produzioni limitate ma di particolare qualità. Il risultato è un grande olio, in grado di esprimere al meglio l’unicità del territorio dei colli bolognesi. All’olfatto emerge fin da subito la forte impronta varietale: intensa freschezza data dalla spremitura dell’oliva ancora verde, con sentori di erbe aromatiche, di foglie di pomodoro e timo. Al palato prosegue con una complessità di erbe balsamiche, su cui si inserisce un amaro ben strutturato, per chiudere con un piccante deciso di notevole persistenza. E poi ancora il Cabianca Bio, multivarietale dal colore verde brillante, che all’olfatto si presenta ampio e aromatico, con note di oliva fresca, mandorla ed erba appena tagliata. Al gusto risulta di fruttato medio-intenso con ricordi erbacei, dove sono ben distinguibili la lattuga e la rucola. Seguono nel finale l’amaro e piccante, ben bilanciati.
Olio Extravergine di Oliva Claterna Bio | Palazzo di Varignana
Olio Extravergine di Oliva Cabianca Bio | Palazzo di Varignana
Brand riconosciuto e premiato a livello internazionale, l’olio extravergine di oliva Palazzo di Varignana si distingue anche per una DOP: è il Brisighella DOP, extravergine ottenuto dalle sole olive della cultivar Nostrana di Brisighella, raccolte precocemente ancora verdi a inizio ottobre al fine di esaltare al meglio le caratteristiche di una produzione limitata dal punto di vista quantitativo, ma di altissima qualità. Si distingue per i sentori di oliva verde e foglie di pomodoro. Tra i Monocultivar troviamo anche altre due extravergini di grande personalità: ovvero il Vargnano, ottenuto esclusivamente dalla cultivar Nostrana, un olio di colore verde dal profumo fruttato intenso, con ampie fragranze vegetali che spaziano da foglie di agrumi, fino a note balsamiche e timo; e lo Stiffonte, che nasce da una cultivar del centro Italia, il Correggioloe che, ormai da tempo, ha trovato un ambiente favorevole alla sua coltivazione tra le colline bolognesi: questo Monocultivar presenta sentori di fruttato che richiamano l’oliva al giusto grado di maturazione, al palato mostra un equilibrio di note vegetali tra cui spiccano carciofo e mandorla fresca, chiudendo con amaro e piccante ben dosati. Lo Stiffonte si distingue anche per i numerosi riconoscimenti: tra gli altri, le Due Foglie Oli d’Italia Gambero Rosso e il Flos Olei 2024. A completare la collezione dei nuovi oli, troviamo infine il Lafonte, Multivarietale ricco di proprietà benefiche, di storia e di personalità. La raccolta delle olive, in questo caso, è avvenuta nella prima decade di ottobre, portando così in frantoio olive fresche e verdi ricche di polifenoli. All’olfatto spiccano sentori vegetali di cardo e carciofo, la cui trama è confermata anche al palato, chiudendo con un piccante lungo, persistente e ben bilanciato con l’amaro.
Infine troviamo Aurum, edizione limitata per regalare un prodotto davvero speciale: questo extravergine, in un’elegante bottiglia numerata, racchiude ogni anno il meglio della campagna olearia.
I premi ricevuti
Tra i tanti riconoscimenti ricevuti dalla collezione di extravergini Palazzo di Varignana nelle precedenti campagne olearie, spiccano: le Tre Foglie Oli d’Italia del Gambero Rosso 2024, il Flos Olei 2023 e 2024, il JOOP Gold Award 2023 e 2024, le 5 Gocce della Guida Bibenda 2024, il World Olive Oil Gold Award NYWorld 2024 Competition, le Due Foglie Oli d’Italia del Gambero Rosso 2024, Il Magnifico 2024 – Best Italia Settentrionale, Canada IOOC (International Olive Oil Competition) 2024 e MOOOIC 2023 e 2024 (Monte Carlo Master of Olive Oil International Contest) - Selezione Bronzo e Argento Good-Quality Standard Awards.
Il progetto di Carlo Gherardi, nuovo Ambasciatore delle Città dell’Olio
La collezione di extravergini Palazzo di Varignana è il risultato di un progetto nato nel 2015 e che, alla soglia del suo primo decennale, continua a crescere e ottenere riconoscimenti: protagonista l’imprenditore Carlo Gherardi, che ha fondato l’azienda agricola di Palazzo di Varignana (Agrivar) con l’obiettivo di rendere nuovamente produttiva una vasta area incolta dei colli bolognesi. Fiore all’occhiello di questa realtà è stato proprio il ripristino di antiche varietà di ulivi: attualmente la proprietà, con 160mila piante, vanta il più grande uliveto della regione, esteso su oltre 265 ettari di terreni. Per questo suo impegno, Carlo Gherardi è stato nominato lo scorso 25 ottobre Ambasciatore delle Città dell’Olio.