Il Chianti Colli Fiorentini di Torre a Cona è un riflesso fedele dei vigneti dell’azienda e dall’annata 2020 questo giovane alfiere avrà un nome tutto suo: Crociferro. E’ stato scelto un nome che rappresenta la quota più alta della tenuta, la collina che domina questa area vitata.
Il Chianti Colli Fiorentini Crociferro nasce in effetti da una rosa di vigneti di Sangiovese e Colorino situati tra 300 e 400 metri slm ai piedi della torre medioevale che dà il nome alla tenuta e che si trova sulle prime colline a est di Firenze. “Il Chianti Colli Fiorentini è una delle nostre voci più puntuali, è un vino identitario del suo territorio ed ha uno straordinario punto di bevibilità. Viene prodotto praticamente da quando abbiamo memoria, ed esprime in modo diretto la filosofia di Torre a Cona: mettere in bottiglia il nostro territorio coniugando eleganza e piacevolezza” spiega Niccolò Rossi di Montelera, quinta generazione delle proprietà.
“E con l’annata 2020, tra l’altro un’ottima vendemmia, abbiamo voluto regalargli l’individualità che gli spetta e che si merita”. Coerentemente con il nuovo nome, anche l’etichetta è cambiata: l’immagine della villa avvolge interamente la bottiglia a mostrare quanto questo vino, sia rappresentativo dell’azienda. I vigneti di Torre a Cona – 21 ettari nei quali il Sangiovese fa la parte del leone – si poggiano su un forte affioramento di alberese, suolo tipico del chiantigiano, ma la loro vera peculiarità è data dal microclima fresco, grazie alla vallata che si apre loro davanti permettendo un importante circolo d’aria e notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte.
Crociferro, da uve Sangiovese e Colorino, fermenta in acciaio inox: dopo la vinificazione matura poi in botti grandi di rovere, per il 30% e il restante 70% in acciaio. Affina per un minimo di 3 mesi in bottiglia.