Col d’Orcia al secondo posto nella Top 100 di Wine Enthusiast

Pubblicato il 27 novembre 2024

Per il terzo anno consecutivo un vino di Col d’Orcia nella classifica annuale della grande critica internazionale: quando si incontrano sostenibilità, qualità e longevità

Il Poggio al Vento Brunello di Montalcino Riserva 2016 di Col d’Orcia è il vino numero 2 al mondo della “Enthusiast 100 of 2024”, la classifica dei migliori vini degustati durante l’anno dalla redazione di “Wine Enthusiast”, il magazine fondato a New York nel 1988 che ogni giorno racconta il vino, online ed offline, a 5,1 milioni di appassionati in tutto il mondo. Per Col d’Orcia, azienda leader del Brunello, guidata dal Conte Francesco e dal figlio Santiago Marone Cinzano, è il riconoscimento al lavoro quotidiano, portato sempre avanti nel rispetto della biodiversità e del territorio, senza mai perdere di vista la ricerca dell’eccellenza.

Non è un caso che solo poche settimane fa proprio “Wine Enthusiast” ha indicato Col d’Orcia come una delle cinque cantine finaliste per la categoria “European Winery of the Year” dei Wine Star Awards 2024, un privilegio capitato a pochissime aziende italiane nelle 25 edizioni del premio. Un anno fa, il Poggio al Vento Brunello di Montalcino Riserva 2016 entrò nella “Top 100 Wines of the World” 2023 di James Suckling, e nel 2022 fu invece il Brunello di Montalcino 2017 a guadagnare un posto nella “The Top 100 Wines” of 2024 di Wine Spectator.

“Questi risultati ci confortano, e confermano che la via intrapresa è quella giusta. Oggi non può esistere un percorso di qualità senza che non parta dalla sostenibilità, in tutte le sue declinazioni: ambientale, sociale ed economica. È in questo equilibrio che un’azienda, come Col d’Orcia, diventa un valore aggiunto, sia per il territorio che per la denominazione”, commenta il Conte Francesco Marone Cinzano. “Poggio al Vento è un capitolo fondamentale della nostra storia a Montalcino. I 5,5 ettari impiantati nel 1974 da mio padre, il Conte Alberto, nel cuore della tenuta, furono scelti – con grande lungimiranza – per il loro straordinario potenziale produttivo. Sin dalla prima annata, la 1982, Poggio al Vento è tra i grandissimi interpreti delle migliori annate di Brunello, ed oggi è, senza grandi dubbi, “la Riserva” per antonomasia”.