Da ben 10 anni l’azienda Bocale, realtà produttiva di poco meno di 6 ettari vitati a Montefalco (PG), si è impegnata per ridurre l’impatto ambientale e per dare il proprio contributo, utilizzando energia “pulita”.
«Il 2020 sarà il decimo anno di autosufficienza energetica. Grazie ai nostri pannelli fotovoltaici - spiega Valentino Valentini, titolare dell’azienda - riusciamo, infatti, a produrre tutta l’energia necessaria per i nostri macchinari di cantina alimentati ad elettricità». L’impianto, che produce fino a 10KWh di energia, permette all’azienda di avere un incentivo del conto energia e di risparmiare circa 2.000,00 € all’anno, a fronte di un investimento iniziale di 45.000,00 €.
Un impegno non da poco se si pensa che l’azienda ha anche installato una colonnina per la ricarica dei veicoli elettrici. «In questo modo – prosegue Valentino – chiunque venga a trovarci per una visita in cantina o una degustazione, potrà ricaricare la propria auto elettrica mentre si trova da noi». Un progetto realizzato in collaborazione con EnelX e la Strada del Sagrantino.
Valentino si sta anche mobilitando per ottenere la certificazione Vegan Friendly per i suoi vini, senza tracce di derivati animali, uova e latticini, ulteriore impegno per il rispetto dei consumatori.
Bocale è una delle testimonianze di produzione artigianale del vino di alta qualità nel rispetto del territorio, dell’ambiente e delle persone che ci lavorano e ci vivono da generazioni: in vigna non si utilizzano erbicidi e questo assicura un’uva senza residui di prodotti chimici. Inoltre, il suolo è inerbito tra i filari per ridurre le lavorazioni meccaniche, l’erosione e il dilavamento. Il vigneto è trattato con la tecnica del sovescio, generalmente favino, e la fertilità del suolo è reintegrata con fertilizzanti organici e minerali senza l’uso di prodotti chimici.
«Il nostro concetto di protezione ambientale o gestione integrata dei parassiti - aggiunge Valentini - si basa sul rispetto della natura e delle persone».
In cantina si utilizzano soltanto lieviti indigeni e non si effettuano né microfiltrazioni, né stabilizzazioni. Il vino che si ottiene è il risultato del rispetto dei cicli ambientali e delle naturali attitudini di un territorio.