4000 esemplari esclusivamente in formato Magnum: è l’edizione limitata del Rive di San Giovanni, il Prosecco Superiore DOCG Dry creato dalla Cantina Produttori di Valdobbiadene per celebrare il 70° anniversario dell’azienda, una realtà che ha contribuito a scrivere una parte importante della storia del territorio di Valdobbiadene, ponendosi da sempre come pioniera della qualità del Prosecco.
L’etichetta speciale, disponibile dall’autunno 2022 solo in alcune insegne selezionate della grande distribuzione, è un nuovo inno all’eccellenza, un prodotto esclusivo che si farà notare anche per l’etichetta celebrativa e il colore del packaging, in pantone Very Peri, scelto dal Pantone Color Institute come colore dell’anno 2022, una elegante sfumatura di blu, pervinca con toni caldi di violetto, stimolo di rinnovamento, creatività ed entusiasmo.
Tre pilastri, questi, ben presenti nella storia della Cantina Produttori di Valdobbiadene, oggi tra le prime 50 aziende nazionali del settore vitivinicolo, nata nel 1952 dall’iniziativa di 129 agricoltori di Valdobbiadene che trovarono nel modello di impresa cooperativo la strada per una rinascita nell’Italia del secondo Dopoguerra e che con il medesimo entusiasmo hanno continuato a credere e investire nel valore del territorio e della comunità, fino a coinvolgere gli attuali 600 soci che si prendono cura di 1000 ettari di vigneto, molti dei quali insistono nelle zone riconosciute di eccellenza, come il Cartizze e le Rive.
Proprio nella produzione delle Rive si concentra il lavoro della Cantina, pioniera della valorizzazione di questi territori, considerati i Cru del Valdobbiadene: vigneti di alta collina ricoperti di filari di Glera, dove le pendenze estreme richiedono ai contadini un lavoro considerato eroico e le cui caratteristiche pedoclimatiche danno vita a una varietà straordinaria di Prosecco Superiore DOCG. Qui, tutte le operazioni in vigna possono essere effettuate solo a mano, fino alla vendemmia, come previsto dal disciplinare di produzione. Un’attenzione che la Cantina cooperativa ha voluto estendere a tutta la sua produzione: la policy aziendale prevede infatti che tutti i soci viticoltori raccolgano a mano tutta la Glera, non solo quella destinata alla produzione di Cartizze e Rive, come previsto dal disciplinare, ma in generale tutta la Glera destinata alla produzione del Prosecco Superiore DOCG e anche del Prosecco DOC, inclusi i terreni che consentirebbero la raccolta meccanica.
Rive di San Giovanni è la quarta etichetta della tipologia Rive che la Cantina porta sullo scaffale della grande distribuzione. “La scelta de le Rive di San Giovanni non è casuale – spiega Alessandro Vella, Direttore Generale – San Giovanni è la Riva di casa, la frazione di Valdobbiadene dove siamo nati e dove continueremo a scrivere la nostra storia di pionieri del Prosecco di qualità. Vogliamo contribuire con progetti mirati e prodotti esclusivi a creare consapevolezza nel consumatore. Per il dosaggio abbiamo scelto il Dry: che è tradizionalmente quello delle celebrazioni e della festa.”
Anche questa etichetta, come l’intera produzione della Cantina, proviene da pratiche sostenibili, in vigna e in cantina, confermate dalle diverse certificazioni ottenute (Sqnpi, Viva ed Equalitas) e misurate dal Bilancio di Sostenibilità, che l’azienda pubblica dal 2020 ogni 2 anni, misurando e dichiarando in modo preciso il proprio impegno verso la comunità, i soci e l’ambiente.