Alla base del successo di Cantina Bozen ci sono i 224 soci viticoltori riuniti nella struttura cooperativa. Discendono da stirpi nobili o da famiglie contadine, vivono e lavorano in Masi o in residenze storiche, coltivano vigneti sui ripidi pendii o nei terreni di fondovalle. Quindici varietà di uve diverse vengono coltivate su terreni differenti, che portano alla vinificazione di vini unici e dall’inconfondibile carattere regionale.
L’80% dei soci si dedica in maniera esclusiva alla coltivazione della vite; sono agricoltori dediti alla viticoltura da generazioni, e questo profondo legame con la terra si riflette nella qualità dei vini.
I soci eleggono il presidente, carica ricoperta da Philipp Plattner; una figura fondamentale per l’azienda. Il presidente rappresenta gli interessi dei soci, dirigere il consiglio di amministrazione e fungere da mediatore. Per la filosofia di Cantina Bozen, la funzione più importante è quella di facilitare l’identificazione dei soci con la “loro” cantina e di conseguenza contribuire ad accrescere il loro senso di appartenenza ad essa.
Fulcro fondamentale di questa “grande famiglia” è l’enologo Stephan Filippi. Infatti, Cantina Bozen sa bene che per produrre in modo costante vini di alta qualità, è fondamentale un interscambio diretto e sistematico tra i soci viticoltori e l’enologo. Egli mantiene personalmente i contatti con i soci e li affianca nelle scelte quotidiane nel vigneto, lì dove nasce la qualità.
Un’altra figura chiave di Cantina Bozen è il Direttore Generale Matthias Messner, che assicura l’orientamento strategico e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. In quanto responsabile delle vendite e dell’export, Messner si impegna a posizionare Cantina Bozen come azienda produttrice di vini di qualità nei mercati mondiali e rappresenta il marchio nel contesto nazionale ed internazionale.