Dopo le scuole secondarie, il progetto di CoNVI conquista università, teatri, circoli e associazioni
Pia Donata Berlucchi: “La cultura del vino è sempre più trasversale
Un progetto nazionale avviato tra i banchi della scuola secondaria di primo e secondo grado per diffondere la cultura del vino e arrivato oggi nelle aule magne di alcune delle più prestigiose università italiane. Si tratta de “Il Bere Consapevole attraverso l’Educazione, l’Istruzione e la Cultura” promosso a partire dal 2015 da CoNVI, Consulta Nazionale del Vino Italiano, che unisce le maggiori associazioni del comparto vitivinicolo italiano per rilanciare i valori e la cultura enologica.
Pia Donati Berlucchi, responsabile dei progetti di formazione CoNVI e vicepresidente ONAV Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino, spiega che “si tratta di un percorso rivolto agli studenti, che negli anni ha guadagnato sempre più consensi anche negli ambienti extrascolastici. I relatori sono appassionati di storia, educazione e cultura in genere, non solo nell’ambito scolastico, ma anche professionisti, giornalisti e musicisti, in grado di formulare vere e proprie Conversazioni sul vino e sulla cultura”. L’obiettivo è quello di ricordare come l’enologia sia parte integrante della storia e dell’identità italiana e, nel contempo, di contrastare quei comportamenti che, abusando del vino, possono recare gravi danni.
Il progetto pilota della Consulta era iniziato con 24 conversazioni nel 2015, nella provincia di Brescia dove, tra i ragazzi delle scuole secondarie superiori, aveva ottenuto grande successo anche negli anni successivi, per poi estendersi, nel 2018, ad alcune scuole medie in provincia di Varese con un linguaggio più semplice. Sempre nel 2018, l’iniziativa si è spostata in Toscana e ha visto l’adesione di quattro istituti secondari di secondo grado di Livorno e provincia.
Un successo che è continuato in questo primo semestre 2019, dal momento che due atenei, quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e l’Università Bocconi di Milano, ma anche altre realtà, come il Carnevale storico di Viareggio, il Lions club, il Rotary, l’Associazione Medici del San Raffaele di Milano, hanno chiesto a Pia Donata Berlucchi di presentare le sue lectio magistralis sull’argomento, raccontate da lei o dai suoi relatori a dimostrazione di come il tema sia non solo attuale, ma anche trasversale. La stessa ideatrice del progetto, Pia Donata Berlucchi, aveva ricevuto lo scorso anno il prestigioso Premio Porto Venere Donna, anche “per le sue capacità – come si legge tra le motivazioni – di divulgatrice di una nuova cultura del vino che diffonda a partire dai giovani, il valore di uno dei prodotti nazionali ancora capaci di sostenere la nostra economia e la nostra immagine nel mondo”.
“Il Bere consapevole” mira ora ad ampliarsi ulteriormente – sono già in programma per il prossimo anno scolastico cicli di lezioni a Massa, Carrara, Pisa, La Spezia e poi ancora a Brescia, culla del Progetto Pilota, Varese, Sondrio, Cremona e a coinvolgere altre realtà italiane, in particolare del Centro e del Sud, che già stanno vagliando il progetto.