Azienda vinicola Corte Aura, Franciacorta

Pubblicato il 23 luglio 2024

LA STORIA

Corte Aura nasce nel 2009 da un sogno di Federico Fossati: produrre un vino di qualità in un territorio di grande vocazione. Così, a poco più di trent’anni, Federico lascia lo studio di commercialista e il Veneto, dov’era cresciuto, alla ricerca del luogo ideale dove sviluppare il suo progetto e delle persone con cui farlo. Dopo molte ricerche, approda così in Franciacorta, dove incontra Pierangelo Bonomi, la cui grande esperienza come tecnico nel campo della spumantizzazione di qualità renderà possibile la nascita della prima produzione.

IL NOME: LA CORTE E L’AURA

Il vocabolo Corte rievoca la storia della Franciacorta e l’origine altomedievale del suo nome, da “curtes francae”, cioè quelle piccole comunità di monaci benedettini, esentate da dazi e gabelle, in virtù del loro impegno nella bonifica del territorio e nell’istruzione dei contadini alla sua coltivazione. Nella mitologia greca, Aura è la ninfa dalle movenze veloci come il vento. Ma è anche quel sottile campo di radiazione luminosa, invisibile alla normale percezione, che circonda e anima tutti gli esseri viventi. E ancora, è l’energia positiva, il soffio vitale che è necessario alla vita. Il nome Corte Aura è quindi un omaggio a questa terra e alla sua energia.

LA TARTARUGA

La tartaruga rappresenta il tempo che passa, inteso nella sua accezione positiva di strumento indispensabile alla creazione e all’evoluzione del Franciacorta di Corte Aura. Ma è anche l’animale che, con i suoi molti attributi, simboleggia nella maniera più compiuta il carattere di un grande metodo classico e il senso del suo farsi nell’attesa: la pazienza e la meticolosità, la forza e la stabilità, la resistenza e la longevità.

IL TERRITORIO

Corte Aura si trova nel comune di Adro, in provincia di Brescia. Il legame secolare che Adro ha con la viticoltura è dovuto alle caratteristiche geografiche e pedoclimatiche particolarmente favorevoli dei suoi vigneti, che sono protetti dai rigori di venti e nebbie dalla presenza del Monte Alto (651 m s.l.m.). Questa condizione e la vicinanza al Lago d’Iseo creano un clima temperato, ideale per la coltivazione della vigna. I tre grappoli d’uva raffigurati sullo stemma del comune ne confermano, infatti, la tradizionale vocazione vitivinicola.

I VIGNETI

Corte Aura può contare su di un corpo vitato di 18 ettari a Chardonnay e a Pinot Noir. Oltre che nel comune di Adro, i vigneti ricadono in alcune delle zone più vocate della Franciacorta, nei Comuni di Erbusco, Monticelli Brusati, Capriolo, Cortefranca, Cazzago San Martino, Passirano e Rodengo Saiano. Questo mosaico di territori, con tutta la complessità che comporta in termini di esposizioni, geologia e microclimi, è la chiave di volta per ottenere la qualità cercata. In vigna, tutte le lavorazioni sono a basso impatto e avvengono nel rispetto dell’ambiente. I suoli sono inerbiti e la loro fertilità viene regolata seguendo la pratica del sovescio. Ogni parcella ha una resa al di sotto dei 100 quintali per ettaro e viene valutata singolarmente con accurati “test in diagonale”, in cui l’uva viene saggiata nelle diverse zone del vigneto per operare vendemmie differenziate, oculate e tempestive. La vendemmia è manuale, con selezione dei grappoli e trasporto in piccole cassette.

LA CANTINA

La cantina di Corte Aura è il frutto di una sapiente opera di ristrutturazione di un antico edificio rurale preesistente, avvenuta nel più profondo rispetto dei contesti storico, naturale e viticolo che la circondano. Questa attenzione per il luogo è dovuta al fatto che la cantina è dove il Franciacorta, con le sue due fermentazioni, nasce due volte. Per la prima fermentazione vengono usate le vasche di acciaio inox, al fine di mantenere intatte la “croccantezza” e la freschezza del frutto. L’arrivo di uve in perfette condizioni sanitarie consente di utilizzare un ridotto apporto di anidride solforosa e di limitare al minimo gli interventi. Alla nascita di un metodo classico non contribuisce solo la tecnica ma anche l’istinto, l’immaginazione e l’esperienza. Sono le doti che Pierangelo Bonomi mette in campo per creare le cuvée destinate alla spumantizzazione. Il vero carattere degli spumanti si forma proprio durante la seconda fermentazione, con una lunga permanenza sui lieviti. Ne risultano dei Franciacorta di grande bevibilità e finezza ma anche di estrema complessità gustativa.

L’anima di Corte Aura: FEDERICO FOSSATI

Dal Veneto alla Franciacorta, con la determinazione di interpretare al meglio il territorio, cogliendone i caratteri peculiari e la tipicità dei suoli; e produrre così spumanti metodo classico d’eccellenza. Animato da questo desiderio Federico Fossati, classe 1978, lascia lo studio di commercialista per dedicarsi al suo sogno enologico e individua ad Adro il suo futuro. Federico crede nella qualità come elemento imprescindibile per realizzare un prodotto che duri nel tempo. Pur non avendo una tradizione alle spalle nel campo enologico, è animato dalla passione del fare e decide di scommettere nel progetto di Corte Aura, investendo tutte le sue risorse nella produzione e commercializzazione di Franciacorta

D.O.C.G. Appassionato di sport, è un grande estimatore della cucina gourmet.

La tecnica e l’esperienza: PIERANGELO BONOMI

Bresciano, con una lunga esperienza nel campo della spumantizzazione tra la Franciacorta e il Trentino: per Pierangelo Bonomi le bollicine sono una missione. Per Corte Aura ha elaborato un progetto molto ambizioso che punta all’eccellenza qualitativa, all’identità e alla facilità di beva. Per fare questo, ha scelto – in sinergia con Federico Fossati e il loro staff – di prolungare l’affinamento sui lieviti ben oltre i limiti stabiliti dal Consorzio Franciacorta e creare così cuvée longeve e di grande espressione che possano esprimere sia il territorio che la piacevolezza della bevuta.

LA FILOSOFIA AZIENDALE

Un’azienda giovane ma determinata a raggiungere un’idea di qualità senza compromessi: questa è Corte-Aura, questo è il suo obiettivo. E tre sono i punti cardine per raggiungerlo:

-   il lavoro, che mira alla costanza qualitativa e la persegue attraverso la ricerca, la formazione, il controllo scrupoloso in ogni fase produttiva;

- la tutela dell’identità del territorio di appartenenza, pur nelle differenze di gamma;

-  la volontà di creare dei Franciacorta di grande struttura e complessità architettonica ma, al contempo, facili da bere.

Fattore imprescindibile perché questo avvenga è il tempo di permanenza sui lieviti che, a Corte Aura, è di 30 mesi per i Franciacorta non millesimati. Questo permette di esprimere al meglio il carattere del Franciacorta e di ottenere cuvée longeve e di grande espressione. Con lungimiranza si è deciso, sin dall’inizio, di leggere il territorio della Franciacorta scegliendo di millesimare alcune cuvée solo nelle migliori annate, prolungando ancora di più l’affinamento sui lieviti. Pierangelo Bonomi, che ha intuito da subito le potenzialità di alcuni grandi millesimi, ama ricordare come la tartaruga, il simbolo di Corte Aura, rappresenti proprio questa dilatazione del tempo in cantina, attraverso la lentezza dei lunghissimi affinamenti: «Per noi la fretta non esiste!».

CORTE AURA NEL MONDO

Corte Aura si conferma un’azienda dinamica, giovane ma con un marchio sempre più consolidato non solo nel mercato nazionale ma anche internazionale; attualmente, il 42% delle 120 mila bottiglie prodotte sono vendute all’estero in più di 25 Paesi.