Assuli: la scommessa sul recupero dei vitigni reliquia siciliani

Pubblicato il 4 marzo 2020

Ricerca vitivinicola e ricerca tecnologica

La Cantina Assuli è molto attenta al territorio ed al suo rispetto. Per questo motivo, nel progetto di ricerca enologica di Assuli è stato realizzato un vigneto sperimentale con varietà selezionate, con l’obbiettivo di riscoprire vitigni antichi e che presto potremo riassaporare.

I vitigni reliquia siciliani raccontano l’antica storia del vino nell’Isola, ciascuna varietà, a suo modo, è rappresentativa del territorio che lo ha prodotto. Ad esempio il “Vitrarolo”, la cui coltivazione era limitata a pochi ceppi, presenti nei vigneti più antichi dell’area dei Nebrodi dove il paesaggio è montuoso e il clima è rigido, deve il suo nome alla caratteristica dei tralci che, nel periodo invernale, assumono un aspetto vitreo e si spezzano facilmente.
Un modo per sottolineare ancora di più il legame con la terra, nella consapevolezza che sui vitigni autoctoni ed antichi e sulla tutela della straordinaria biodiversità della Sicilia, si decide il futuro della viticoltura isolana.

Assuli, in collaborazione con l’istituto Vite Vino di Marsala, che ha dato la disponibilità di poter attenzionare 15 varietà reliquia, ha dedicato un appezzamento per il miglioramento varietale viticolo con la creazione di un campo sperimentale, che segue anch’esso il disciplinare biologico come il resto degli appezzamenti vitati.

Circa 600 innesti collocati in altrettanti impianti per un totale di 0,3 ettari situati a Carcitella nel comune di Mazara del Vallo, dove sorge l’azienda Assuli e dove si coltiva una parte dei 130 ettari di proprietà.

La voglia di scavare nel passato sta portando alla luce varietà dimenticate, un elemento di ancor più forte identità dei vini del territorio portando nuova spinta anche all’enoturismo, in Sicilia già un must, vista la crescente voglia dei viaggiatori, di scoprire i territori attraverso le loro radici più forti. Ed è proprio grazie a questi vitigni e ai vini che vengono prodotti con questi uvaggi, che il vasto mondo enologico siciliano si arricchisce ulteriormente, offrendo nuove e stimolanti degustazioni.