Le gesta dei Paladini dell’Orlando Furioso definiscono la grammatica visiva destrutturata e contemporanea delle nuove etichette della Cantina siciliana
Assuli presenta la nuova linea di etichette che rappresenta un passo in avanti nel cammino continuo verso l’innovazione. Oltre al design completamente rinnovato sotto la direzione creativa di Mario di Paolo, anche la bottiglia cambia forma con un occhio attento alla sostenibilità. Un esordio inaspettato e disrupting nei linguaggi e nei codici.
La nuova label collection racchiude tutta la ricchezza dell’immaginario siciliano: la visual identity che rilancia Assuli affonda le radici nel passato per superare i confini dell’isola ed acquisire una risonanza internazionale. Rappresenta la nuova dimensione enoica siciliana, con un’identità del tutto esclusiva e inedita, giovanile eppure fortemente riconducibile all’heritage. Una celebrazione dell’isola: omaggio alla storia, alla cultura elegante, ai colori intensi. Ed anche all’evoluzione.
Oltre al nuovissimo rosato Fiordispina, da uve Perricone 100% coltivate in biologico, si presentano con una nuova veste: Lorlando, 100% Nero d’Avola, vanto indiscusso della cantina; Carinda, Fiordiligi, Dardinello, i bianchi d’annata, rispettivamente 100% Insolia, Grillo e Zibibbo: raccontano attraverso un’illustrazione destrutturata i personaggi del Poema cavalleresco a cui si ispirano, il Furioso, abbracciando in modo ancor più coerente il messaggio. Essi costituiscono una grande opera polifonica portavoce dell’unicità che contraddistingue ciascun vino Assuli. Ogni bottiglia racconta un’affascinante storia che si intreccia con quella del territorio intimamente legata da un rapporto antico e profondo. Le favole più belle, intrise di emozioni intense e contrastanti, amori folli e grandi sconfitte, le ha raccontate Ludovico Ariosto, basti pensare alla celebre battaglia di Lampedusa tra i Saraceni e i Cavalieri Cristiani guidati dal Paladino Orlando sul suo cavallo bianco che sconfigge lo storico nemico Agramante oppure all’amore non ricambiato per la Principessa pagana Angelica, che lo condurrà alla follia. Leggenda che si mescola con la realtà in una grande allegoria della vita che suggella vicissitudini sempre attuali.
Ogni bottiglia racconta un’affascinante storia che si intreccia con quella del territorio intimamente legata da un rapporto antico e profondo. Le favole più belle, intrise di emozioni intense e contrastanti, amori folli e grandi sconfitte, le ha raccontate Ludovico Ariosto, basti pensare alla celebre battaglia di Lampedusa tra i Saraceni e i Cavalieri Cristiani guidati dal Paladino Orlando sul suo cavallo bianco che sconfigge lo storico nemico Agramante oppure all’amore non ricambiato per la Principessa pagana Angelica, che lo condurrà alla follia. Leggenda che si mescola con la realtà in una grande allegoria della vita che suggella vicissitudini sempre attuali.
La linea migliora in eleganza, con l’intento di marcare una vivida segmentazione della gamma. Su tutte le etichette campeggia il fondo bianco in cui si stagliano gli elementi iconici dell’immaginario visivo cavalleresco, armi, cavalli e cortesie. Ispirati alla cultura del Furioso, originale e italiana, narrata in modo moderno, con un linguaggio rivitalizzato, giocoso, dinamico fresco. Ciascuna etichetta infatti vuole essere espressione di un particolare personaggio e, per quanto riguarda i bianchi d’annata, di una specifica sensazione organolettica (forti sentori di ananas per Fiordiligi, note finissime di fiori di zagara in Carinda, fiori di pesca per Dardinello). Il nome del vino è protagonista al centro diventando una cosa sola con il vitigno. La retro etichetta invece risponde al desiderio di informare il consumatore in merito alle caratteristiche organolettiche ed al possesso della certificazione biologica. Ogni personaggio è rappresentato con un’illustrazione realizzata ad hoc che reinterpreta in chiave colorata e giocosa il poema, evolvendo i codici cromatici delle attuali etichette tutte dipinte con gli indimenticabili colori della Sicilia, il giallo sole, l’azzurro mare, il verde lime, il rosso fuoco, il nero intenso. Inoltre, per la prima volta il ‘taglio’ diventa parte integrante dell’identità, quel gesto di fontaniana memoria che rivoluzionò l’arte contemporanea. La sagoma è ridisegnata non solo per far emergere il prodotto con si fonde con la sua denominazione, ma anche per definire un tratto assertivo e “senza tempo”. L’intero restyling è volto a riaffermare la tradizionale propensione in avanti della Cantina Assuli, in una rinnovata contemporaneità, sinonimo di solidità, ottimismo, presenza e attenzione per la qualità.
II rilancio passa anche attraverso l’adozione di una nuova forma vetro, la borgognotta. Larga alla base, con le spalle affusolate, che evoca la Borgogna e i suoi importanti Champagne, declinata nella versione “Virgo” per Lorlando, Donna Angelica e Astolfo, “Sommelier Oak” per Furioso e Lorlando Riserva, “Leggera” per Fiordispina, Carinda, Dardinello, Fiordiligi e Ruggiero. Quest’ultima rientra a buon diritto nel lightweighting, cioè la direzione intrapresa di riduzione del peso utilizzando vetro più leggero, che consente di ridurre l’impiego di materie prime, le emissioni di ossidi d’azoto e anidrite solforosa e i costi legati ai trasporti. Acquista invece maggiore importanza Besi: al top della gamma non poteva che essere assegnata una bottiglia altrettanto importante, la Bordolese d’Or, a spalla alta, con una forma a maggiore potenza ed eleganza, adatta per vini rossi importanti.
Completa la confezione la capsula sarà rivisitata nel formato (più corto), donando alla bottiglia un appeal più moderno.
La preziosità è affidata anche alla matericità dell’etichetta. Dalla carta naturale marcata feltro di colore bianco con resistenza ad umido, la Ritrama® Luce WS Barrier, alle nobilitazioni con foil a caldo Kurz e l’aggiunta di una vernice serigrafica spessorata per accentuare al tatto l’effetto.
A completamento anche il logo è stato sottoposto ad un leggero restyling. Mantiene lo storico pittogramma del sole stilizzato con un nuovo stile grafico per la scritta “Baglio” posizionata accanto, nel complesso più omogeneo, moderno e leggibile.