Successo di pubblico e di operatori per la 20esima edizione di Agrietour, Salone Nazionale dell’Agriturismo e dell’Agricoltura ad Arezzo Fiere.
Un settore, quello dell’ospitalità all’aria aperta sempre amato con numeri importanti soprattutto per la Toscana. La chiusura ha visto la presenza della Regione Toscana e di Vetrina Toscana per parlare di Marketing e comunicazione digitale a supporto delle aree rurali. Da AgrieTour un Co-Lab di addetti ai lavori per determinare il futuro del settore attraverso un “Quaderno di idee” che presto sarà reso pubblico. Sono stati anche affrontati temi fondamentali per il settore come vino e olio. In particolare si è parlato di Oleoturismo e Enoturismo grazie alla tavola rotonda coordinata da Sergio Auricchio, direttore di Agra Editrice alla quale sono intervenuti Dario Stefàno, senatore promotore delle leggi sull’Enoturismo e sull’Oleoturismo, Donatella Cinelli Colombini, presidente Associazione Donne del Vino e Fabiola Pulierigiornalista. Nel corso dell’incontro sono stati presentati i libri Viaggio nell’Italia del vino, Osservatorio enoturismo: buone pratiche e nuovi trend di Donatella Cinelli Colombini e Dario Stefàno e Oleoturismo, opportunità per imprese e territori di Dario Stefàno e Fabiola Pulieri.
Ospiti di Roberto Lodovichi presidente dell’Unione Regionale Cuochi Toscani, AgrieTour è stata sede della giunta esecutiva nazionale della Federazione Italiana Cuochi (Fic) con il presidente Rocco Pozzulo e con il consigliere Alessandro Circiello. Un momento importante per legare sempre più la ristorazione ad un territorio e ai suoi prodotti di eccellenza.
Nellla giornata di domenica sono stati consegnati gli AGRIeTOUR Twenty Award, riconoscimento alle aziende con maggior presenza alle edizioni del Salone. Si tratta di agriturismo Badiula (Sicilia), agriturismo Borgo Podernovo (Lazio), agriturismo Il Torrino dei Gelsi (Lazio), azienda agricola Donatella Cinelli Colombini – Fattoria del Colle (Toscana), Fattoria Lavacchio (Toscana), Poggiovalle Tenuta Italiana (Umbria), azienda agriturismo Il Castagneto (Lazio), agriturismo Le Rocche (Toscana), agriturismo Vignola – Marsico Nuovo (Basilicata), agriturismo Il Fascinaro- Casalvieri (Lazio) e Masseria Ferri (Puglia).
Il fenomeno agriturismo in Toscana, regione leader. In Toscana al 31 dicembre dello scorso anno, dati Regione Toscana, erano attive 5.382 aziende, di queste 4.381 erano autorizzate all’alloggio. I posti letto sono 83.493 di cui 19.051 in struttura e 64.442 in appartamento, mentre il numero delle camere è di 40.883, 8.958 in struttura e 31.925 in appartamento. Esistono anche 2.013 piazzole per gli agricampeggi. La provincia con maggior numero di aziende autorizzate all’alloggio è quella di Siena con 1.112 strutture (20.495 posti letto e 10.056 camere), seguita da Grosseto, 1.099 aziende autorizzate (17.394 posti letto e 8.631 camere). Quindi Firenze, 702 aziende autorizzate, Arezzo 625 e Pisa 522. Il 52% degli agriturismi toscani è condotto da un uomo, mentre soltanto Massa Carrara inverte la situazione: 36,3% maschi e 63,7% femmine.
Aziende agricole. Complessivamente Sono 52.146 le imprese agricole toscane che operano su una superficie agricola utilizzata di 640mila ettari. A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base delle prime anticipazioni del censimento Istat in riferimento all’annata agraria 2019-2020. La riduzione del numero di aziende, per quanto riguarda la Toscana, è stata più accentuata negli ultimi vent’anni: il numero si è infatti più che dimezzato rispetto al 2000 quando era 121 mila circa con una perdita di 61 mila aziende (-59,7%). Nelle aziende agricole multifunzionali, le innovative sono il 39,1% in particolare per la silvicoltura (49,9%) e la produzione di energia rinnovabile (52,5%). Tra le attività connesse cresce soprattutto l’agriturismo praticato dal 37,8% delle aziende multifunzionali, il 16,8% è interessato alla produzione di energia rinnovabile. Due attività in netta crescita rispettivamente con +16% e +198%. Tra le aziende più digitali quelle impegnate nell’agriturismo (69,3%), agricoltura sociale (71,5%) e fattoria didattica (76,6%). I computer sono più presenti nelle aziende giovani e a pesare è anche il titolo di studio.
Prodotti Dop e Igp. Se si lega cultura, territorio, agricoltura, e agriturismo, secondo una ricerca Intesa Sanpaolo la Toscana è la prima regione italiana (ex aequo con il Veneto) per certificazioni di qualità Dop/Igp con ben 92 prodotti (tra cui 34 cibi e 58 vini), ed è quinta per impatto della Dop Economy con un valore della produzione di 1,15 miliardi di euro nel 2020 (di cui 1 miliardo nei vini) (fonte Rapporto Ismea – Fondazione Qualivita).
Nel corso della giornata workshop B2B con incontri e appuntamenti programmati tra offerta agrituristica e domanda internazionale, Master per la promozione e valorizzazione di un agriturismo, showcooking e lezioni di cucina, dimostrazioni dell’attività legate alla produzione del miele.