Un nuovo vino che ridefinisce le caratteristiche del Soave Classico, una selezione delle migliori micro-particelle sulle terrazze del Monte Foscarino che segna l’inizio di una nuova era. Questo è “I Palchi – Foscarino Grande Cuvée”, il nuovo progetto di Inama che vede finalmente la luce.
I Palchi nasce dalla volontà dei fratelli Matteo, Alessio e Luca Inama di migliorarsi costantemente per perseguire obiettivi sempre più ambiziosi. La prima annata prodotta è la 2019 che uscirà sul mercato il prossimo 2 giugno: 6.000 bottiglie, di cui solo 1.500 saranno destinate all’Italia. Non sarà inoltre disponibile online, ma solo in ristoranti ed enoteche selezionate.
“I Palchi – Foscarino Grande Cuvée” rappresenta appieno l’ottica produttiva dell’azienda Inama basata sullo studio attento e meticoloso dello straordinario territorio del Soave Classico.
Su “I Palchi”, le terrazze del Monte Foscarino, allignano vecchie pergole di Garganega: di queste, solo le migliori micro-parcelle vengono selezionate ed unite per ottenere un vino in grado di racchiudere il meglio di questo antico vulcano, con massima attenzione al rispetto del frutto e all’equilibrio gustativo.
Preciso, intenso, verticale e ampio al contempo, I Palchi – Foscarino Grande Cuvée vuole raccontare con eleganza e dinamismo questo grande territorio.
L’etichetta è stata appena svelata sui canali social dell’azienda e riporta uno studio scientifico dell’eclissi di luna, un evento piuttosto raro ma visibile ad occhio nudo, a rappresentare la curiosità, lo spirito di ricerca, la brama di conoscenza. Questo sentimento, tipico dell’illuminismo, porta l’uomo a interrogarsi sui propri limiti, a spingersi oltre, ed è quello che la famiglia Inama ha voluto fare con una nuova interpretazione del Soave Classico.
L’uomo, così come il pianeta Terra al centro dell’etichetta, si trova tra il Sole e la Luna, tra la luce e l’ombra, al centro dell’universo. Può accadere infatti che la luna venga eclissata in presenza del sole quando entrambi appaiono vicino all’orizzonte: la terra, trovandosi al centro tra il sole e la luna, getta un cono d’ombra che oscura il satellite. Il disegno è tratto da un’incisione dalla rivista londinese Universal Magazine of Knowledge and Pleasure Vol. XXXIV del 1764, un mensile di arte e scienza che aveva funzione sia istruttiva che di intrattenimento per nobili, mercanti, contadini e uomini d’affari.