Jacopo Vagaggini, il giovane enologo senese del vino del presente e del futuro: dal suo polo sperimentale la formula per grandi vini di stile
Forte di un bagaglio scientifico e culturale che combina background famigliare, una formazione a Oxford e Bordeaux, esperienze in Francia, nel cuore dell’enologia mondiale, e in Argentina, Jacopo Vagaggini si presenta nel mondo del vino con personalità, talento e impronta innovativa. Valore aggiunto alla sua professione di enologo, che lo ha già visto creare vini di fama mondiale, è il polo sperimentale Amantis, dove studia e testa tecniche, metodi e prodotti dalla vigna alla cantina.
Siena (SI), 11 febbraio 2021 – smstudio è lieta di presentare Jacopo Vagaggini giovane enologo di terza generazione nato a Siena nel 1991, punto di riferimento per la creazione dei vini del presente e del futuro con una particolare vocazione all’agricoltura biologica e all’innovazione tecnica. Di scuola francese, grazie alla prestigiosa laurea in enologia conseguita alla DNO di Bordeaux, intraprende esperienze lavorative negli Châteaux bordolesi e in Argentina, per tornare alla sua terra natale nel 2016 e affiancare il padre nel lavoro di consulente enologo. È qui, tra le colline senesi, che Jacopo Vagaggini dà vita a un vero e proprio polo sperimentale nell’azienda vitivinicola di famiglia Amantis dove, in 6 ettari di vigneto e in cantina, applica le competenze e il savoir-faire acquisiti, oltre a testare in prima persona raffinati metodi di produzione del vino; un percorso che perfeziona nel suo laboratorio dove intuito ed esperienza creano la formula per grandi vini di stile.
Una vocazione che affonda le radici nella storia della famiglia Vagaggini e un’attitudine a spingersi oltre i limiti convenzionali, con uno sguardo al futuro, una forte dinamicità e desiderio di sperimentare: Jacopo Vagaggini ha ereditato il sapere e l’inclinazione del nonno Francesco Vagaggini, stimato agronomo, e del padre Paolo Vagaggini, noto enologo italiano, portando avanti un’autorevole tradizione famigliare nel mondo del vino. Gli studi in biologia a Oxford e la laurea in Enologia alla DNO di Bordeaux, considerata la più prestigiosa al mondo nel settore, ne hanno forgiato competenze e conoscenze di alto livello consolidate attraverso la collaborazione con gli Châteaux bordolesi e l’esperienza a Mendoza, in Argentina, dove si reca per conoscere i segreti del Malbec. Il suo rientro a Siena nel 2016, incoraggiato da sua madre, segna il punto di partenza di un percorso professionale e di ricerca che oggi lo contraddistingue nel mondo dell’enologia. È dunque ad Amantis che, tra le pendici del vulcano spento del Monte Amiata, la Valle dell’Orcia e la Maremma, Jacopo Vagaggini realizza un vero e proprio polo sperimentale dove testare i diversi metodi di produzione del vino in ogni sua fase, dall’allevamento della vigna all’assemblaggio del vino e al suo invecchiamento in cantina. In totale coltiva i 6 ettari di vitigni sperimentali in cui testa metodi tradizionali e innovazioni legate anche alla viticoltura biologica, come la coltivazione ad alberello ad altissima densità, la concimazione mista e la coltura promiscua. I suoi esperimenti uniscono saperi antichi e innovazioni, anche nelle fasi di vinificazione e affinamento in cantina, testando l’utilizzo di nuovi lieviti, batteri, botti di materiali e dimensioni differenti. Una produzione vinicola da cui Jacopo, nel suo laboratorio interno, trae la formula per la creazione di grandi vini che denotano caratteri distintivi della sua impronta enologica: concentrazione, eleganza, precisione e spalla acida. Un punto di forza nella sua attività di consulente, che lo ha già portato a contribuire nella creazione di vini di fama mondiale come il Brunello di Montalcino delle cantine Il Marroneto, Fuligni, Ciacci Piccolomini d’Aragona, il Nobile di Montepulciano delle cantine Le Berne e Salcheto e diversi Chianti Classico.
La sensibilità e l’intuito che lo contraddistinguono, uniti alla propensione per la viticoltura biologica come migliore soluzione alle problematiche ambientali di quest’epoca, ne fanno un enologo versatile e completo, in grado di soddisfare in particolare i nuovi produttori, le realtà dinamiche, i giovani che entrano oggi nel mondo del vino o i produttori già avviati che desiderano emergere o convertirsi al bio. Le sue continue attività di ricerca, gli studi sul campo e l’abilità nel creare vini di grande carattere, equilibrio e pulizia, incontrano inoltre eleganza, gusto e stile, elementi che rappresentano la sua immagine, cultore del bello e della qualità che dalle colline senesi si racconta al mondo del vino.