Réva, la giovane azienda vitivinicola di La Morra con vigneti in alcune delle più rinomate MGA del Barolo come Ravera, Lazzarito, Bussia, Cannubi, celebra la tradizione di Langa presentando il suo Barolo Docg 2016. Un’etichetta votata all’espressione più classica di questa DOCG che storicamente vede declinare, nel medesimo Barolo, le sfaccettature di diversi vigneti, realizzando, anno dopo anno, un ritratto fedele di ciascuna annata.
Così il Barolo Docg 2016 di Rèva si propone come uno scrigno di territori, altitudini ed esposizioni racchiudendo in sé il frutto di 4 vigne differenti: la vigna del cru Ravera di Novello con il suo microclima ventilato e la perfetta esposizione; quella di Bussia a Monforte d’Alba, le cui uve crescono su terreni di arenarie e sabbie che esaltano la finezza e la complessità aromatica del nebbiolo e costituiscono la maggior parte del blend di questo vino; la vigna di Serralunga d’Alba da cui provengono uve che donano profondità e struttura; e la piccola vigna di Grinzane Cavour, che regala prodotti di grande equilibrio ed eleganza.
“Il nostro approccio mira a mettere in risalto le caratteristiche delle quattro vigne, la maggior parte delle quali, a conduzione biologica e vendemmiate in giornate differenti per permettere la maturazione perfetta, afferma Daniele Gaia, direttore commerciale di Réva. Dopo una doppia selezione accurata delle uve in vigna e poi sul tavolo da cernita, i frutti vengono vinificati separatamente, creando quattro vini differenti: un approccio che permette una migliore gestione sia della fermentazione sia dei tempi della macerazione che varia dai 30 ai 35 giorni. Solo alla fine si procede alla creazione del blend tra i 4 vini: un’operazione svolta dall’enologo Gian Luca Colombo in concerto con tutti i suoi collaboratori, per produrre un solo vino, bilanciato, equilibrato, perfetto.”
Prodotto in sole 8000 bottiglie questa etichetta si presenta come il biglietto da visita di Rèva. Un grande vino da invecchiamento che, dopo 24 mesi di affinamento in botte di rovere austriaco e 12 mesi in bottiglia, sorprende per la sua bevibilità anche nei primi anni della messa in commercio.
Salvia, menta, frutta rossa e tabacco compongono l’intrigante bouquet di questo prodotto, che si esalta al palato con un gusto pieno, elegante, persistente. I sentori di frutta scura matura e spezie introducono a tannini profondi, morbidi e avvolgenti che conferiscono struttura e piacevolezza a questo Barolo 2016, capace di catturare una delle annate più interessanti degli ultimi anni
La 2016 è certamente una delle annate da ricordare nella storia del Barolo. L’andamento climatico è stato caratterizzato da un inverno mite e da una primavera particolarmente fresca e piovosa che ha causato un rallentamento della fase vegetativa, allungando i tempi della vendemmia. Le viti in questo modo sono cresciute senza particolari stress, immagazzinando riserve idriche ed evitando particolari problematiche fitopatologiche. Le giornate calde e terse dei mesi di agosto e settembre sono state decisive per la completa maturazione dei grappoli e lo sviluppo di componenti fenologiche, importanti per la complessità aromatica e la struttura dei vini che caratterizzano questa annata.