Nello splendido scenario Patrimonio Unesco, 10 cantine della DOC Orcia offrono un attimo di tranquillità e bellezza, assaggiando il vino più bello del mondo nei punti più suggestivi del territorio.
Nell’anno in cui l’enoturismo è stato messo a dura prova le cantine del Consorzio del Vino Orcia rilanciano le loro eccellenze e il loro territorio riscoprendo la magia di stare a contatto con la natura, attraverso trekking, visite guidate nelle vigne e degustazioni all’aria aperta. In un paesaggio unico per la sua bellezza, che ha reso il territorio Orcia famoso in tutto il mondo, per gran parte iscritto nel Patrimonio dell’Unesco dal 2004, 10 piccole realtà si uniscono in una iniziativa che coniuga l’armonia delle colline della Val d’Orcia con il piacere di degustare l’Orcia, il vino più bello del mondo.
Nei mesi di agosto e settembre 2020 infatti, 10 cantine offriranno un brindisi nei punti panoramici più belli del territorio (la prenotazione è obbligatoria). «È il nostro modo per offrire benessere dopo il lockdown» ha spiegato la Presidente del Consorzio, Donatella Cinelli Colombini, facendo riferimento alla “terapia del paesaggio” come toccasana della mente. Il panorama si prende la rivincita tornando protagonista contrastando la paura di uscire e tornare alla socialità.
L’epidemia ha azzerato l’attività di incoming enoturistico che proprio nel trimestre marzo-maggio ha la sua fase di rilancio annuale, ma i produttori della Orcia DOC, notano che nel mese di luglio c’è stata una lieve ripresa positiva che loro vogliono incentivare regalando esperienze uniche ai visitatori, grazie al grande patrimonio paesaggistico ed eno-gastronomico che possiedono.
Turismo del vino nella Doc Orcia
Le cantine partecipanti all’ iniziativa sono Bagnaia, Campotondo, Capitoni, Donatella Cinelli Colombini, I Loghi, Poggio al Vento, Poggio Grande, Sassodisole, Trequanda e Valdorcia Terre Senesi.
Sono aziende dove quasi sempre sono i titolari a produrre personalmente il vino e spesso raccontano ai visitatori i segreti sui vigneti e sulle loro bottiglie. Nelle loro cantine si respira “aria di casa” e si percepisce la passione e la dedizione che c’è dietro ogni piccola scelta produttiva.
La Denominazione Orcia è nata nel 2000 nel Sud della Toscana, tra i territori del Brunello e del Vino Nobile, e nel tempo è riuscita a farsi conoscere come una delle Doc emergenti più promettenti. L’Orcia è un “vino artigianale” prodotto in circa 300.000 bottiglie annue e commercializzato quasi interamente nel territorio di produzione. Si tratta di un’area di 12 comuni (Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia e Trequanda; inoltre, parte dei comuni di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena) con un numero impressionante di monumenti d’arte e centri storici di grande bellezza. La Val d’Orcia è un’area che prima dell’epidemia riceveva ogni anno oltre un milione di visitatori ed escursionisti giornalieri, e che adesso sta riprendendo piano piano i suoi ritmi, dimostrandosi ancora una volta ospitale e capace di rigenerare mente e corpo.
Challenge #brindisiconvistaorcia
I produttori dell’Orcia hanno pensato di rendere l’iniziativa ancora più interessante coinvolgendo i partecipanti ai “Brindisi con vista”.
Verrà chiesto ai visitatori di pubblicare su Instagram un’immagine della loro esperienza di assaggio con l’hashtag #brindisiconvistaorcia. La foto verrà re-postata dal Consorzio del Vino Orcia sia come story che come post.
Alla fine di settembre una giuria di fotografi – Paolo Naldi e Dominique Bollinger – sceglierà l’immagine più bella e il suo autore riceverà in premio una bellissima sorpresa.