L’unione di sei produttori italiani per sei eccellenze di olio extravergine di oliva monocultivar
Hanno creduto nell’olivicoltura. Investono sviluppando la tecnologia di estrazione delle olive. Sono maestri nell’attività di blend. Se l’obiettivo di un produttore è il raggiungimento di un olio extra vergine di oliva di qualità, il Consorzio Opera Olei è riuscito nell’intento.
Sei aziende agricole, sei produttori che raccontano l’eccellenza della produzione olearia in un ideale ‘giro d’Italia’ della qualità, hanno raggiunto l’obiettivo di esaltare le virtù organolettiche e salutistiche dei propri oli extra vergine di oliva.
Il Consorzio Opera Olei ha dato appuntamento a Milano per presentarsi e far capire che la qualità non si raggiunge mai per caso.
Olearia San Giorgio (San Giorgio Morgeto, RC), Agraria Riva del Garda (Riva del Garda, TN), Frantoi Cutrera (Monti Iblei, RG), Azienda Agraria Viola (Foligno, PG), Frantoio Franci (Montenero d’Orcia, GR), Mimì (Modugno, BA) sono l’espressione dell’Italia che produce, che progredisce, che crede nel ‘buono’.
“Si tratta di produttori che girano il mondo, che si confrontano, che hanno avuto la volontà di aggregarsi e di confrontarsi nel nome del valore e del rispetto della natura”, ha dichiarato Riccardo Scarpellini, presidente del Consorzio.
“In un momento in cui il mondo dell’olivicoltura è statico, Opera Olei cresce”, ha proseguito il presidente. “Cresce per volontà di investimento, per impegno, per diffusione della cultura legata all’olio extra vergine d’oliva d’eccellenza. Cresce dando l’esempio ad altri produttori che è la qualità che paga, sempre”.
Veri e propri ‘Maestri d’olio’, gli attori di Opera Olei sono riusciti a creare, ognuno per il proprio territorio, un ‘olio evo emozionale’, che porta dentro di sé non solo il gusto ma anche la tradizione e il sole che scalda le loro terre e il loro cuore.
Nel corso dell’evento sono stati presentati gli abbinamenti ideali tra cultivar e ricette perché l’olio extra vergine di oliva ha un suo spirito che unito ad altre materie prime ne esalta il gusto.
Lo chef Matia Barciulli, professionista che nel 2007 ha conquistato la sua prima stella Michelin, ha spiegato durante l’incontro il perché dei sapori e degli accostamenti ideali tra le diverse tipologie di olio extra vergine d’oliva.
Gusto, storia e qualità, senza dimenticare l’aspetto nutrizionale e salutistico, perché l’olio extra vergine di oliva, è importante ricordarlo, fa bene alla salute. Tra tutti i grassi alimentari l’olio evo è particolarmente ricco di acidi grassi insaturi, i più attivi per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, e povero invece di grassi saturi, responsabili dell’aumento dei livelli di colesterolo nel sangue. Sopporta bene la cottura, raggiungendo temperature anche elevate (ad esempio il punto di fumo nelle fritture) senza dar luogo alla formazione di radicabili liberi. Inoltre, a distinguere gli oli extra vergine di oliva dagli altri grassi sia animali che vegetali è anche il contenuto di polifenoli, antiossidanti naturali che proteggono l’integrità delle nostre membrane cellulari, garantendo una difesa contro lo sviluppo di malattie e contrastando l’alterazione di funzioni cognitive legate all’invecchiamento.
Un vero toccasana per la nostra salute e il nostro palato. A patto che si faccia anche cultura dell’olio extra vergine di oliva di qualità attraverso l’impegno e l’amore di produttori che abbiano a cuore la loro terra e l’importanza di una sana alimentazione.