Bellezza, sostanza, emozioni, qualità, sono questi i sentimenti emersi dopo il press tour organizzato nell’ambito del progetto europeo Enjoy European Quality Food (EEQF), campagna di informazione e valorizzazione di prodotti italiani a denominazione (DOP, IGP, STG) promosso dall’Associazione Olivicoltori Toscani (APOT) con i Consorzi Olio Dop Terre di Siena e Seggiano, Asti DOCG, Prosecco DOCG, Vino Nobile di Montepulciano DOCG, Provolone Valpadana DOP e Latteria di Soligo.
All’appuntamento hanno partecipato giornalisti, blogger ed esperti del settore, che hanno vissuto la sinergia delle eccellenze del territorio tra Siena, Trequanda e Seggiano. L’olio extravergine DOP Terre di Siena e Dop Seggiano ha fatto da filo conduttore ‘verde’, lungo il percorso disegnato dalle tante risorse che caratterizzano il territorio: ambientali, culturali, artistiche, agricole, umane. Proprio le risorse umane sono state al centro dell’appuntamento e si sono idealmente affiancate alla concreta bellezza di Siena, del Campo, del Buongoverno del Lorenzetti, dell’olivo sospeso di Seggiano, del giardino dello Spoerri, dell’assoluta qualità dell’olio Dop, protagonista della storia immortale di una cultura che in cucina mostra una straordinaria voglia di guardare avanti, grazie alla passione di tanti giovani interpreti.
Un valore informativo e formativo, messo in evidenza sia verso gli ospiti che verso i protagonisti locali, sia produttori agricoli che chef in cucina, avviato ad un livello altissimo grazie alla relazione del prof. Maurizio Servili, ordinario del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali dell’Università di Perugia, nel corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agroalimentari e Tecnologie e Biotecnologie degli Alimenti. L’appuntamento è stata occasione di presentazione del progetto EEQF da parte di Gianluca Cavicchioli, Direttore dell’Unione Agricoltori della Provincia di Siena e di Carlo Gabellieri, che ha tracciato il ruolo che APOT (Associazione Produttori Olivicoli Toscani) ha in esso.
L’intervento di Servili ha coinvolto i numerosi produttori presenti, interessati alle argomentazioni trattate che partendo dal generale argomento dell’innovazione in frantoio alla ricerca della qualità si è sviluppato nell’illustrazione pratica delle nuove conoscenze sugli aspetti salutistici e sensoriali dell’extravergine e sulla gestione delle tecnologie estrattive, fondamentali sia per l’esaltazione che per la definizione di un nuovo concetto di qualità. Una seconda sessione è stata poi dedicata alla degustazione degli oli delle due denominazioni, e dalla presentazione del Consorzio dell’olio DOP Terre di Siena da parte del Presidente Luigi Fanciulli e del Consorzio olio Dop Seggiano con il vice presidente Daniele Caselli ed il sindaco Daniele Rossi.
La parte prettamente agricola si è svolta negli oliveti che caratterizzano la campagna che circonda il Castello della Chiocciola; con le indicazioni di Enrico Fanciulli, si è svolta una dimostrazione sia teorica che pratica delle pratiche stagionali, mirata non solo alla potatura, ma anche al progetto di sviluppo di una nuova olivicoltura in grado di valorizzare il paesaggio senza perdere di vista l’aspetto produttivo. La visita all’azienda Dievole ha poi aperto il pomeriggio di Trequanda, dedicato al valore in cucina dei prodotti che nobilitano il territorio. Ospiti al lavoro quindi, grazie alla guida pratica ed entusiastica della giovane chef Carlotta Pometti. Luciano Gigliotti, presidente del Consorzio Dop, ha portato tutti nel magico mondo di Seggiano, a piedi, lungo gli oliveti che segnano il taglio netto che l’Orcia traccia tra vino ed olio, quasi a dare attualità e straordinaria concretezza, al Lorenzetti del Buongoverno. E poi Seggiano, raccontata da Diego Ceccarini, la sua storia, i suoi tesori, il suo sguardo su un tratto di una Toscana che non smette mai di sorprendere ed affascinare. L’Oratorio di San Rocco, il cisternone con l’olivo sospeso, esempio unico al mondo di aeroponica, il frantoio ipogeo Ceccherini, il passato che guarda al futuro delle opere di Daniel Spoerri, in un parco culturale sorretto da magnifiche piante di Olivastra Seggianese, sempre presenti nel pensiero unico dell’artista e nella realtà e nobilitate a nuovo ruolo nel progetto del frantoio cooperativo Seggianese, costruito su un’idea di futuro che vede l’olio Dop di Seggiano protagonista nella gestione rispettosa del territorio, del lavoro degli olivicoltori, del mercato e della sua giusta redditività.