Una settimana di appuntamenti dedicati ai vitigni autoctoni piemontesi e al Vino dei Re, il Barolo
Il 3 e 4 maggio il Castello di Costigliole D’Asti e il Castello di Barolo daranno i natali a INDIGENA, un interessante esperimento culturale creato dal Consorzio del Barbera D’Asti e Vini del Monferrato, dal giornalista di Vinous Ian D’Agata e dal Progetto Vino di Collisioni. I due castelli saranno sede di una serie di incontri alla presenza di ospiti internazionali (da Australia, Canada, Cina, Sudafrica, USA, Svezia, Regno Unito) sui vitigni autoctoni piemontesi, masterclass, degustazioni e didattica per professionisti emergenti di tutto il mondo. Sommelier emergenti di ristoranti importanti nel mondo, giornalisti e blogger, giovani importatori che hanno bisogno di ricevere gli strumenti necessari allo storytelling dei grandi prodotti agricoli italiani, per poter affascinare i loro clienti a decine di migliaia di chilometri di distanza e proporne così la conoscenza e l’acquisto nei loro paesi.
Il 5 maggio sera al castello di Grinzane è prevista la cena di gala curata dallo chef stellato Marc Lanteri e la degustazione di 15 etichette di baroli selezionate tra i produttori ospiti. Domenica 6 maggio si terrà l’Asta del Barolo: andranno all’asta oltre 150 bottiglie di Barolo dal 1947, fino agli anni 2000, tra cui alcuni formati Magnum e Doppio-Magnum. Il ricavato dell’Asta sarà devoluto per la creazione e il mantenimento autonomo di un punto di stoccaggio e smaltimento per alimenti e vestiti, nonché di preparazione di pasti caldi a Torino, gestito dal Progetto Leonardo Onlus. Ad accorrere all’appuntamento d’eccellenza, non solo appassionati e investitor
Arriveranno in Piemonte per l’occasione esperti, buyers di catene internazionali, giornalisti, proprietari di ristoranti. Tra questi: Gill Gordon-Smith Fall from Grace – educatrice, distributrice specializzata in vino italiano Australia (Adelaide); Gabriella Gershenson Wine Writer – Columnist The Wall Street Journal Off Duty Section, pubblica su The New York Times, The Boston Globe, Food & Wine MagazineUSA (New York); Susan Gordon giornalista Forbes USA (New York); Shelley Lindgren proprietaria A16 San Francisco USA (San Francisco); Irene Miller Beverage Director at Lincoln Ristorante USA (New York); Ned Goodwin MW (Master of Wine) programma TV giapponese, colonnista per Drinks (mainland China), Prestige (Singapore, Bangkok, Kuala Lumpur, Hong Kong), WINART (Japan) e China Business News. Australia (Sidney); Michael Palij MW (Master of Wine) fondatore della casa di importazione Winetraders, scrittore per libri didattici sul vino UK (Londra).
Segnaliamo poi che tra gli invitati vi sono produttori e appassionati di vitigni italiani che hanno deciso di piantarli e produrre vino italiano in tutto il mondo:
- Stag’s Hollow – il primo produttore ad aver portato il moscato in Canada
- Morgenster e Idiom dal Sudafrica, produttori di Nebbiolo e Sangiovese
- Da Cana’s Feast, azienda che unisce diversi produttori amanti del buon vino e delle sperimentazioni, che proporranno un’etichetta di Arneis direttamente dalla California
- L’azienda Pizzini, che in Australia ha creato una vera e propria “little Italy” di varietà autoctone: dai più conosciuti Arneis, Nebbiolo, Verdicchio, Sangiovese e Glera (vitigno del Prosecco), a denominazioni meno note quali Brachetto, Picolit e Verduzzo.
- Stesso tipo di interesse che si incontra nella produzione dell’azienda Giornata/Paso Robles (California), che coltiva non solo Nebbiolo, Sangiovese e Barbera, ma anche Aglianico, Trebbiano, Ribolla Gialla e Fiano.
In totale saranno circa 40 i vini che troveranno spazio all’interno dei due giorni di lezione.