Cinque stelle al Posta di Bagno Vignoni

Pubblicato il 16 gennaio 2025

Continua la trasformazione dell’Albergo Posta Marcucci, parte della collezione Casa Costa 1956, da storico albergo di paese a rinomata dimora che aspira ad un lusso ricercato e consapevole. Arrivano le 5 stelle

Il 06 gennaio il Posta Marcucci di Bagno Vignoni ha chiuso le porte di casa per entrare nell’ultima fase di trasformazione. Riaprirà il 07 marzo 2025, con una stella in più e un nuovo nome. Oltre alla novità delle 5 stelle, infatti anche il nome cambierà da Posta Marcucci a La Posta. Mantenendo così la storicità della casa snellendo tuttavia in un suono più diretto e internazionalmente più accessibile. La Posta, vestita delle sue nuove cinque stelle andrà ad allinearsi alla casa madre, La Perla di Corvara, altro cinque stelle della collezione Casa Costa 1956, seguendo un’idea di ospitalità senza fronzoli, fatta di una qualità superiore legata al territorio e alla storia dei luoghi, alle persone che li abitano, alla ricerca continua di una dimensione superiore di attenzione e di cura dell’ospite.

La Posta a Bagno Vignoni è storia vissuta. Il borgo inserito nella suggestiva campagna toscana in Val D’Orcia, patrimonio mondiale UNESCO, con le sue acque termali e la vasca di epoca romana al centro, è un luogo di calma profonda lontano dal trambusto della folla. Il silenzio che avvolge i visitatori è emblema della qualità dell’ospitalità Casa Costa, fatta di piccole gemme nascoste nel dettaglio tutte da scoprire. L’atmosfera familiare del La Posta accoglie i viandanti in cerca di tranquillità e benessere, ma anche di cultura e di storia. Non è un grande resort, bensì un luogo di pace, di acque calde che scorrono nelle piscine termali, di orizzonti lontani di cui godere dal parco che la circonda, o dalle ampie finestre delle 35 camere tutte rinnovate con uno stile che onora la maestria degli artigiani locali, e al contempo porta la casa in una nuova dimensione di contemporaneità. Un lusso ricercato e consapevole, per chi cerca la calma ma anche un benessere attivo. La casa offre un ottimo punto di partenza per escursioni nei poetici paesaggi toscani, a piedi o in bicicletta o per camminate tranquille tra i borghi arroccati sulle colline toscane, per poi tornare e farsi coccolare nella spa di casa.

Un cinque stelle consapevole con un impegno spiccato per un turismo più gentile e delicato, rispettoso dell’ambiente e delle tradizioni secondo i valori dell’Economia del Bene Comune. La cucina, che segue l’impegno dello chef Matteo Antoniello nel ricercare i prodotti del territorio e trasformarli in esperienze gastronomiche speciali, è dimostrazione del profondo legame della casa con il territorio e della responsabilità sociale e ambientale. Come le altre tre case della collezione Casa Costa 1956, anche il La Posta sostiene l’attività della Costa Family Foundation, la fondazione della famiglia Costa a protezione e promozione dei diritti dei minori nel mondo. Il progetto speciale Il Fiore di Herat, rientra pienamente in tale prospettiva.

La storia iniziata nel 1956 dalla famiglia Marcucci, passata nelle mani della famiglia Costa nel 2017, continua a vivere e svilupparsi, camminando al passo con i tempi senza dimenticare mai che siamo ciò che abbiamo vissuto. Un gioiello che cresce all’interno del gruppo Casa Costa 1956, non nelle sue dimensioni ma nel suo valore intrinseco: ospitalità umana, lusso genuino, qualità ricercata per un’accoglienza che va ben oltre il turismo.

“Questa Casa, nel cuore di Bagno Vignoni in Toscana, racchiude una lunga storia: quella di stazione di “posta delle lettere” e di “posta dei cavalli”, della Famiglia Marcucci che dalla metà dell’ 800 se ne prese cura offendo tra le sue mura riposo e riparo ai viaggiatori, della preziosa acqua termale che sgorga dietro l’edificio e che dagli anni Settanta colma la grande vasca affacciata sulla Rocca d’Orcia. Fili e trame che giungono fino a noi e alla nostra Famiglia Costa: dalle Dolomiti alla Val d’Orcia, La Perla e La Posta. Un unico cuore pulsante, fatto di ospitalità, eccellenza e bellezza” così Michil Costa.