Attico sul Mare presenta un menù dedicato ai prodotti del giardino storico proprietà del FAI, che unisce cultura, gastronomia e inclusività
Attico sul Mare presenta un menù dedicato ai prodotti del giardino storico, che unisce cultura, gastronomia e inclusività.
In un angolo suggestivo della campagna, il ristorante inaugura il suo giardino storico italiano Hortus.
Si trova tra Cupramarittima e Massignano a 5 km dal ristorante, una vera e propria oasi che, nata come fattoria di casa, è ora visitabile e aperta al pubblico.
Inserito tra le belezze del FAI, il giardino degli agrumi Hortus fa parte del complesso Il Crocifisso, riconosciuto come bene monumentale di interesse storico e architettonico dalla Soprintendenza della Regione Marche dal 2004.
Questo sito unico comprende una dimora padronale, una cappella settecentesca e un giardino di agrumi cinto da mura, tutti elementi che testimoniano un passato multifunzionale tra produzione agricola e valore estetico.
È un luogo dove la storia si intreccia con la natura, dove la famiglia e il concetto di inclusività sono al centro, offrendo uno spazio per tutti, anche grazie alla nuova area dedicata a rappresentazioni teatrali in un anfiteatro immerso nel verde.
In perfetta sintonia con il contesto, il ristorante presenta “Hortusgiardino”, una delle tre proposte culinarie del 2025, che non si limita a un semplice menù degustazione con piatti vegetariani o vegani, ma che racconta la bellezza e la ricchezza del giardino storico italiano. Un viaggio sensoriale che inizia con un succo d’arancia fresco, per proseguire con piatti come la tartare di pomodoro, la parmigiana di melanzane e l’anatra o la faraona all’arancio biondo Piceno, una delle rarità gastronomiche che il ristorante è orgoglioso di offrire.
Il giardino degli agrumi Hortus- vegetali a km zero:
La quasi totalità dei prodotti vegetali, della frutta e degli animali da cortile di Attico sul Mare provengono dalla fattoria di famiglia nel comune di Massignano, poco distante dal ristorante, raggiungibile in 5 minuti di macchina.
Estremamente panoramico ubicato sulla prima propaggine collinare della vallata solcata del torrente Menocchia che da ovest si estende verso est.
Da qui si può osservare il sistema dei crinali a sud e la vicina costa con il mare, e la retrostante quinta montana dei Sibillini.
Inserito nel circuito dei Giardini Storici Italiani, inserito nelle bellezze del FAI, questo particolare giardino deriva da un’antica matrice di villa rustica romana, contaminato dall’influenza araba e dalla fioritura delle produzioni agrumicole tra il XVI e XVIII sec che ancora oggi regala una cultivar rara, l’Arancia Bionda del Piceno, l’arancia coltivata più a nord di tutta Italia, limite geografico, con il 43esimo parallelo che passa proprio per Grottammare, del Mediterraneo.
L’azienda agricola vanta infatti anche un giardino murato con una superficie di circa 4000 metri quadri , articolato su più livelli terrazzati di cui rimangono ben rilevabili i primi due, delimitati dai muri con le tipiche nicchie ad arco su cui venivano montate le protezioni invernali in legno, la parte residua a sud ovest ha perso la struttura originaria a gradoni e si presenta come un dolce declivio dove le colture non seguono più l’organizzazione storica.
Sul lato ovest il muro perimetrale del giardino è scandito dalla presenza di elementi architettonici di rilievo quali le due torri colombaie e una cappella dove si possono celebrare matrimoni con rito religioso.
Qui vengono prodotti anche tre vini del territorio, Cocò (pecorino 100% ), Si dice Rosso (Montepulciano 100%) e Iacobacco (Montepulciano 100%, invecchiato 36 mesi in barrique).
Si tratta di una piccolissima produzione manuale (dalla raccolta all’imbottigliamento) di sole 3.000 bottiglie l’anno che si può trovare soltanto in mescita o in vendita al ristorante.
Non è rara la visita di gruppi di ospiti alla tenuta per cui vengono organizzati dei “Pic Nic Italian style” che comprendono tutti i prodotti tipici della fattoria, da prenotare con anticipo.