A Badia di Morrona, sulle colline di Terricciola, il Sangiovese è da sempre un vitigno principe e il cru Vignaalta, giunto oggi al suo 30° anniversario, ne è l’interprete più nobile.
Racconta Filippo Gaslini Alberti, alla guida dell’azienda di famiglia: ”Il vigneto di Vignaalta copre la collina più elevata del nostro parco vitato. Qui la combinazione di suoli e ventilazione è speciale e per questo dal 1994 non abbiamo mai smesso di riservare un’attenzione particolare a questo appezzamento, selezionando con sempre maggior cognizione i grappoli di Sangiovese e cercando di imbottigliarne la voce più autentica”.
La vigna si trova a circa 250 metri slm, è esposta a sud e si trova su un terreno ricco di sabbia, sassi bianchi detti Marmettole di Carrara e fossili risalenti al Pliocene e al Pleistocene, un connubio che conferisce al vino un’eleganza e una mineralità molto peculiare. Inoltre, qui le viti godono di un microclima influenzato da correnti marine che sono in grado di mitigare le alte temperature estive e, quando piove, di asciugare costantemente i filari, permettendo al team tecnico di portare in cantina uve perfettamente sane e mature.
“La 2020 è stata una buona annata per la natura e abbiamo gestito al meglio l’alternanza di sole e piogge nei 15/20 giorni antecedenti la vendemmia. Così abbiamo raccolto grappoli di Sangiovese splendidi a fine settembre”, riferisce l’enologo Adolfo Benvenuti.
In cantina la vinificazione di Vignaalta 2020 ha previsto una fermentazione in acciaio, maturazione di 24 mesi in botti di rovere francese da 25 hl e riposo di 3 mesi in cemento. È seguito poi l’imbottigliamento di ca. 8.000 esemplari.
Vignaalta 2020 è disponibile in enoteca, in Italia e all’estero, dall’autunno 2024.